Flynote

Nuovo Iscritto
Il padre di Tizio e Caio muore.

Otto anni or sono il padre di Tizio, titolare di una societa' di persone, liquida i soci e "vende" la societa' a Tizio per una cifra di poco inferiore al milione di euro che la trasforama in srl.

Oggi Tizio considera la srl sua, ma Caio sa benissimo che non vi e' stata alcuna compravendita all'epoca, ma una pura e semplice donazione "mascherata" da vendita.

Tra l'altro in nessun modo Tizio poteva all'epoca disporre della somma necessaria per l'acquisto avendo come unica fonte di reddito un normale stipendio, ma e' stato detto a Caio che e' suo l'onere di dimostrare questo dato.

E' proprio vero? Ovvero e' cosi facile farsi fregare un'azienda - si noti nata come azienda di famiglia - che fattura una quindicina di milioni di euro annui?

Grazie per l'aiuto - Sempronio
 

marcella

Membro Attivo
Intanto cercherei di vedere l'atto di vendita (cessione), o di subentro e a quale titolo, o di donazione.
Ti ha detto che si tratta di vendita?
All'ufficio delle entrate potresti trovare la risposta.

Aggiunto dopo 24 minuti :

Se trattasi di donazione, invece........

LA SUCCESSIONE
Questa forma di trasferimento avviene a seguito della morte del titolare dell’azienda. In
questo caso l’azienda assieme agli altri beni del de cuius va a formare il cosiddetto “asse
ereditario” e cioè l’insieme del patrimonio oggetto della successione. L’azienda potrebbe
essere destinata per testamento al figlio, naturalmente nel rispetto delle quote di legittima,
salvo che gli altri eredi siano disposti a rinunciare ad una parte dell’eredità spettante per
legge.

Per determinare il valore della quota “disponibile” devono essere sommati i valori dei beni
esistenti al momento della morte (al netto dei debiti), si aggiunge il totale delle donazioni
effettuate in vita; sul totale così determinato si calcola il valore della quota.
Il valore dell’azienda donata si determina con riferimento alla data d’apertura della
successione, al netto del valore delle migliorie che sono state nel frattempo apportate dal
donatario.
 

acquirente

Nuovo Iscritto
Il padre di Tizio e Caio muore.

Otto anni or sono il padre di Tizio, titolare di una societa' di persone, liquida i soci e "vende" la societa' a Tizio per una cifra di poco inferiore al milione di euro che la trasforama in srl.

Oggi Tizio considera la srl sua, ma Caio sa benissimo che non vi e' stata alcuna compravendita all'epoca, ma una pura e semplice donazione "mascherata" da vendita.

Tra l'altro in nessun modo Tizio poteva all'epoca disporre della somma necessaria per l'acquisto avendo come unica fonte di reddito un normale stipendio, ma e' stato detto a Caio che e' suo l'onere di dimostrare questo dato.

E' proprio vero? Ovvero e' cosi facile farsi fregare un'azienda - si noti nata come azienda di famiglia - che fattura una quindicina di milioni di euro annui?

Grazie per l'aiuto - Sempronio

scusa ma il padre cosa ha dato a Caio??
 

marcella

Membro Attivo
Domanda arguta acquirente! :daccordo:
Flynote... mica per farci gli affaracci tuoi, ma giusto per determinare la legittima!
E comunque, ripeto, se è stata venduta dovrà pur esserci un atto di vendita. Che lo tiri fuori...
 

Flynote

Nuovo Iscritto
Sto recuperando l'atto di vendita, dovrei avere i dettagli domani.

Rispondendo ad acquirente - Caio non ha ricevuto assolutamente nulla dal padre.

Ora Tizio insieme alla madre (che ovviamente e' anche la madre di Caio) stanno si stanno opponendo anche alla normale successione dei beni personali, logica non assurda, se considerata come coronamento di quasi una decina d'anni di atti e sotterfugi rivolti essenzialmente a tagliare fuori dall'asse ereditario Caio.
 

acquirente

Nuovo Iscritto
Sto recuperando l'atto di vendita, dovrei avere i dettagli domani.

Rispondendo ad acquirente - Caio non ha ricevuto assolutamente nulla dal padre.

Ora Tizio insieme alla madre (che ovviamente e' anche la madre di Caio) stanno si stanno opponendo anche alla normale successione dei beni personali, logica non assurda, se considerata come coronamento di quasi una decina d'anni di atti e sotterfugi rivolti essenzialmente a tagliare fuori dall'asse ereditario Caio.

incredibile.
auguri.
 

marcella

Membro Attivo
Un CTU del tribunale può determinare quali siano stati i beni destinati alla successione dei legittimari, compresi quelli oggetto di donazione.
Tutto sta capire se Caio è determinato ad andare avanti, se ha qualche prova in mano, documenti, ricostruzione delle proprietà del padre, testimoni, visure della camera di commercio, visure catastali, fatture, ecc.
Tutto questo, o quasi tutto, può essere prodotto da un buon avvocato. Per i testimoni e documenti vari, Caio dovrà fare qualche sforzo.

Aggiunto dopo 5 minuti :

Il tribunale terrà conto anche della malafede, e qualora gli importi di vendita nell'atto siano notevolmente inferiori alla norma, potrà essere usato per il tribunale un esposto dell'ufficio delle entrate.
Ti sto parlando per come la penso io, Caio dovrà verificare tramite un legale se tutto ciò può essere fattibile.
Certo, che tristezza.... la storia ha dell'incredibile.
 

Flynote

Nuovo Iscritto
L'atto di vendica e' una normale cessione di azienda di cui circa 1/3 come avviamento e il residuo come valore della ditta.

Da tener conto che tutti i beni immobili, impianti, e terreni, sono a carico di altre societa' che affittano ad altre che a loro volta... insomma le solite cose italiane.

Rimanendo pero' in tema, il fatto fondamentale e' che Tizio non puo' ragionevolmente aver disposto dell'importo richiesto per la transazione; inoltre, ad oggi, non risulta piu' in centesimo in mano al defunto di tale somma e non vi sono investimenti o acquisti tali che possano giustificare la cosa.

So perfettamente che queste non sono prove e che quindi contano nulla.

Tuttavia non abbiamo alcun dubbio che si sia trattata di una vendita simulata riconducibile a donazione.

Anche il legale ha le mani legate: abbiamo bisogno di prove e ovviamente non possiamo chiedere a Tizio di dimostrare come ha effettuato il pagamento.

Atti dove e' presente evidente malafede ve ne sono parecchi, anche testimoni - guarda caso - altre "vittime" di famiglia...
 

tittitaro

Membro Attivo
Flynote. mi trovo nella stessa identica situazione di Caio, per simulata vendita di un bell'appartamento nel centro storico di roma (palazzetto rinascimentale...). Ho l'atto di vendita, la Tizia della situazione (sorella) all'epoca dichiarava 0 (redditi pubblici del 2005, grazie a Visco!) quindi non poteva sborsare quella cifra... eppure non sono prove, come Caio ho io l'onere e sono inchiodata. Ho comunque deciso di iniziare la mia battaglia legale, e sono quindi interessatissima agli sviluppi della tua situazione: se riesci a trovare un modo per uscire da questa truffa, ti sarei grata se condividessi! Cordialità :daccordo:
 

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