Buogiorno a tutti, vorrei esporvi il mio prolema sperando di ricevere risposta. Mia mamma e le mie zie hanno ereditato, ormai da tanti anni, un piccolo terreno agricolo per il quale ancora non è stata fatta la successione, premetto che su una quota di questo terreno è stata da poco effettuata una cancellazione di pignoramento. Uno dei miei cugini ha coinvolto le mie zie nella vendita di questo terreno facendo firmare a tutte una scrittura privata, ed utilizzando la vecchia divisione fatta dalla banca per la procedura esecutiva, per escludere dalla vendita la parte di mia madre che si è rifiutata. Alla firma di questo compromesso ( chiamiamolo così) le mie zie hanno ricevuto dei soldi versati dal compratore a titolo di caparra.
Dopo qualche tempo, le mie zie non volendo spendere soldi per la successione hanno firmato un'altra scrittura privata dove vendevano a titolo definitivo il terreno nella totalità, quindi anche la parte di mia madre, e prendendo a saldo dell'importo degli assegni che si scoprirà dopo essere scoperti. Ora io mi chiedo che validità hanno queste scritture private? Se una volta fatta la successione si volesse vendere il terreno ad altro acquirente la caparra del primo compromesso andrebbe restituita raddoppiata?
Dopo qualche tempo, le mie zie non volendo spendere soldi per la successione hanno firmato un'altra scrittura privata dove vendevano a titolo definitivo il terreno nella totalità, quindi anche la parte di mia madre, e prendendo a saldo dell'importo degli assegni che si scoprirà dopo essere scoperti. Ora io mi chiedo che validità hanno queste scritture private? Se una volta fatta la successione si volesse vendere il terreno ad altro acquirente la caparra del primo compromesso andrebbe restituita raddoppiata?