Buongiorno.
Siamo 3 fratelli proprietari della casa dei nostri genitori, di cui mio padre (86 anni) è ovviamente usufruttuario.
Uno dei 3 non vuole assolutamente raggiungere un accordo (ci sarebbe già il compratore, e a un prezzo ottimo per noi) e si è reso totalmente irreperibile: non riusciamo a "stanarlo" in nessun modo. Il nostro timore è che abbia già venduto o ipotecato la sua parte di nuda proprietà e non voglia dirlo.
Mio padre è disposto a rinunciare all'usufrutto contestualmente alla vendita, ovviamente entrando nella divisione del ricavato per assicurarsi un futuro (affitto di un nuovo appartamentino, cure, badante, ecc.) senza gravare su noi figli. La casa è stata acquistata da lui e da mia madre (deceduta) e poi donata a noi con riserva di usufrutto a loro. Tutto filerebbe liscio se mio fratello non si fosse messo di traverso. Gli sto scrivendo lettere raccomdate con ricevuta di ritorno "a raffica" ma non le va neppure a ritirare alla posta...
In alternativa, per disperazione mio padre vuole vendere o ipotecare il suo usufrutto: so che lo può fare, e se non ho capito male il diritto di chi subentrerebbe nell'usufrutto si estinguerebbe alla morte di mio padre. Vi risulta?
Chiaramente, la cosa migliore sarebbe vendere d'amore e d'accordo, anche perché nessuno di noi è in grado di acquistare la parte di mio fratello.
Non sappiamo che fare... Qualcuno mi dà un consiglio, per favore?
Siamo 3 fratelli proprietari della casa dei nostri genitori, di cui mio padre (86 anni) è ovviamente usufruttuario.
Uno dei 3 non vuole assolutamente raggiungere un accordo (ci sarebbe già il compratore, e a un prezzo ottimo per noi) e si è reso totalmente irreperibile: non riusciamo a "stanarlo" in nessun modo. Il nostro timore è che abbia già venduto o ipotecato la sua parte di nuda proprietà e non voglia dirlo.
Mio padre è disposto a rinunciare all'usufrutto contestualmente alla vendita, ovviamente entrando nella divisione del ricavato per assicurarsi un futuro (affitto di un nuovo appartamentino, cure, badante, ecc.) senza gravare su noi figli. La casa è stata acquistata da lui e da mia madre (deceduta) e poi donata a noi con riserva di usufrutto a loro. Tutto filerebbe liscio se mio fratello non si fosse messo di traverso. Gli sto scrivendo lettere raccomdate con ricevuta di ritorno "a raffica" ma non le va neppure a ritirare alla posta...
In alternativa, per disperazione mio padre vuole vendere o ipotecare il suo usufrutto: so che lo può fare, e se non ho capito male il diritto di chi subentrerebbe nell'usufrutto si estinguerebbe alla morte di mio padre. Vi risulta?
Chiaramente, la cosa migliore sarebbe vendere d'amore e d'accordo, anche perché nessuno di noi è in grado di acquistare la parte di mio fratello.
Non sappiamo che fare... Qualcuno mi dà un consiglio, per favore?