alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Ho sempre abitato e continuo ad abitare nella casa di mio padre con lui e in più possiedo un appartamento che acquistai circa una decina di anni fa e che chiesi le agevolazioni fiscali di prima casa. Dopo la morte di mio padre ereditai, per successione, metà della proprietà del suo appartamento (l'altra metà mia sorella) e continuo ad abitarci.
Nello sbrigare tutta la documentazione per la successione mi facevano notare che io non posso vendere l'appartamento che ho ereditato se prima non vendo l'altro acquistato dieci anni prima.
Riprendo il thread per fare alcune considerazioni:
- come erede diretto hai una franchigia di 1.000.000 di Euro (lo stesso valore spetta anche a tua sorella, anche se avete solo il 50% a testa). Se non superate tale valore, non si capisce che senso aveva ricorrere ai benefici "prima casa" se non c'era alcuna imposta di successione da pagare, e le altre imposte, ipotecaria e catastale, valgono quanto una decina di pizze + birra per 2 persone.
- riguardo al divieto di vendita dell'immobile ereditato, ritengo che appartenga alla stessa categoria della famosa Corazzata Potemkin del Rag. Fantozzi.

- e per finire, mi pare che esista una "confusione" tra "Prima Casa" e Abitazione Principale. Nel caso in esame:
Il concetto di Agevolazione Prima Casa riguarda esclusivamente il momento dell'acquisto dell'immobile (acquisto o eredità).
-L'Abitazione Principale è dove si vive, si ha la dimora, la residenza, per tali motivi vengono riconosciute delle agevolazioni fiscali, come detrazione interessi passivi su mutui, esenzione IMU, riduzione tariffe energia elettrica, etc, etc. Agevolazioni che non spettano a chi ha acquisito la c.d. "prima casa" ma non ci abita.
 

gaghi

Membro Attivo
Proprietario Casa
Innanzitutto ringrazio tutti per le risposte ma io continuo a non capirci un granché: il punto in questione non sono i benefici fiscali dei quali avrei fatto volentieri a meno , sia prima che dopo, dal momento che pongono dei limiti. Mi si disse infatti, solo dopo aver concluso la successione ed aver firmato (fatta in un ufficio disbrigo pratiche), che non potevo vendere la casa per i primi cinque anni per questi benedetti benefici fiscali. E già la cosa mi andò di traverso. Quando poi andai ad appurare di persona se ne avevo goduto in precedenza leggendo il mio vecchio contratto (aggiungo che l'acquisto fu interamente seguito da mio padre) mi precipitai dal notaio che fece l'atto per appurare se fossero gli stessi benefici fiscali. Pensavo addirittura che ci fossero tipi diversi. Sarò forse ignorante in materia ma non me ne vergogno. Il punto adesso è che dal notaio emerse un un'altro problema per me, ancora più grande di quello che mi impedisce la vendita per i primi cinque anni che si risolverà pagando la differenza ed annullando i benefici fiscali (penso e chiedo conferma) il problema sarebbe parlando con il mio amico che lavora da tanti anni dal notaio che: avendo due prime case anche se una per metà io dovrei vendere la prima acquistata. Diceva pure che io non posso avere due prime case (ma sono due prime case le mie?). Premetto che pago anche l'IMU su l'altra da sempre anche se sul contratto c'è scritto prima casa. Io non ho capito niente...aiutatemi a capirci qualcosa.
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Puoi dirci quando è deceduto tuo padre ? SE non sono ancora trascorsi 2 anni sei ancora n tempo per risolvere, con Ravvedimento Operoso, e senza grossi danni i tuoi problemi.
Partendo dal presupposto che non ci sia alcuna imposta da pagare (la quota da te ereditata è inferiore al milione di Euro), tu devi, entro i termini, correggere la Dichiarazione eliminando il riferimento alle Agevolazioni Prima Casa che non hanno ragione di esistere.
La tua Dichiarazione presenta soltanto una Infedeltà Dichiarativa che comporta la sanzione in riferimento:
""
Relativamente, invece, alla infedeltà dichiarativa, l’art. 51 del Dlgs 346/1990 prevede una sanzione amministrativa dal 100 al 200% della differenza di imposta, non applicabile qualora il maggior valore accertato dei beni e dei diritti non superi di un quarto quello dichiarato. Se l’errore o l’infedeltà attengono a dati o elementi non incidenti sulla determinazione del tributo, si applica la sanzione da 258 a 1.032 euro.
""

Rispondo a parte al tuo messaggio nr. 14
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
Il punto adesso è che dal notaio emerse un un'altro problema per me, ancora più grande di quello che mi impedisce la vendita per i primi cinque anni che si risolverà pagando la differenza ed annullando i benefici fiscali (penso e chiedo conferma) il
Se esistono i termini per il Ravvedimento Operoso si elimina il problema del divieto di vendita entro i 5 anni e la restituzione, oltre interessi e sanzioni, della differenza di imposta sul primo acquisto con beneficio (Prima casa) .
Diceva pure che io non posso avere due prime case (ma sono due prime case le mie?)
Hai solo fatto 2 acquisti con agevolazione "prima casa", Non hai 2 prime case, ma hai solo:
1 Abitazione Principale (dove realmente abiti e hai la residenza), chiamata erroneamente anche "prima casa";
1 Seconda casa ai fini fiscali (il tuo primo acquisto con agevolazione prima casa) .
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
Agevolazioni che non spettano a chi ha acquisito la c.d. "prima casa" ma non ci abita.

Questo non è vero.

I benefici "prima casa" spettano anche se non ci si va ad abitare...importante avere la residenza nel Comune in cui è l'immobile per il quale si gode dei benefici (credo che il legislatore si sia "impiccato" nel solito vizio di elaborare un testo si da farlo sembrare "elaborato da mente superiore").
 

alberto bianchi

Membro Storico
Proprietario Casa
I benefici "prima casa" spettano anche se non ci si va ad abitare...importante avere la residenza nel Comune in cui è l'immobile
Mi riferivo alle agevolazioni "post rogito" come detrazione di interessi su mutuo, esenzione IMU, etc, che "richiedono" oltre alla residenza nel Comune anche la dimora abituale nell'immobile e la residenza anagrafica acquistato.
Per l'imposta di registro ( o IVA se si acquista da un'impresa) e imposte catastali ed ipotecaria è sufficiente la residenza nel Comune, oltre ad altri requisiti, tipo non possesso di altro immobile.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto