Immagino anch’ioSu questo non vi sono dubbi...ma suona talmente come un controsenso che forse @gaghi ha frainteso quanto le hanno detto.
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Immagino anch’ioSu questo non vi sono dubbi...ma suona talmente come un controsenso che forse @gaghi ha frainteso quanto le hanno detto.
Riprendo il thread per fare alcune considerazioni:Ho sempre abitato e continuo ad abitare nella casa di mio padre con lui e in più possiedo un appartamento che acquistai circa una decina di anni fa e che chiesi le agevolazioni fiscali di prima casa. Dopo la morte di mio padre ereditai, per successione, metà della proprietà del suo appartamento (l'altra metà mia sorella) e continuo ad abitarci.
Nello sbrigare tutta la documentazione per la successione mi facevano notare che io non posso vendere l'appartamento che ho ereditato se prima non vendo l'altro acquistato dieci anni prima.
Se esistono i termini per il Ravvedimento Operoso si elimina il problema del divieto di vendita entro i 5 anni e la restituzione, oltre interessi e sanzioni, della differenza di imposta sul primo acquisto con beneficio (Prima casa) .Il punto adesso è che dal notaio emerse un un'altro problema per me, ancora più grande di quello che mi impedisce la vendita per i primi cinque anni che si risolverà pagando la differenza ed annullando i benefici fiscali (penso e chiedo conferma) il
Hai solo fatto 2 acquisti con agevolazione "prima casa", Non hai 2 prime case, ma hai solo:Diceva pure che io non posso avere due prime case (ma sono due prime case le mie?)
Agevolazioni che non spettano a chi ha acquisito la c.d. "prima casa" ma non ci abita.
Mi riferivo alle agevolazioni "post rogito" come detrazione di interessi su mutuo, esenzione IMU, etc, che "richiedono" oltre alla residenza nel Comune anche la dimora abituale nell'immobile e la residenza anagrafica acquistato.I benefici "prima casa" spettano anche se non ci si va ad abitare...importante avere la residenza nel Comune in cui è l'immobile
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