ingros76

Membro Attivo
Proprietario Casa
Buonasera a tutti i lettori.

Dunque, mia zia è proprietaria unica di un immobile che il coniuge gli ha legato a mezzo testamento pubblico registrato, e che ora vorrebbe mettere in vendita.

Anche ai due figli, di cui uno inabile, è stato legato un immobile ciascuno. Per inciso trattasi di legati e non quote ereditarie, e sono passati circa 7 anni dalla successione.

Mi chiedo ora se l'acquirente, o chi per lui, potesse fare obiezioni all'acquisto per il fatto che non c'è un atto di rinuncia a eventuali azioni di riduzione.

Evidenzio che il figlio inabile non ha tutore se non di fatto, costituito dalla madre.
 
O

Ollj

Ospite
Le obiezioni possono essere legittimamente fatte. Infatti in presenza di lesione di legittima (che nessuno può escludere in assoluto) anche il legato verrebbe interessato dall'azione di riduzione. Il terzo acquirente avrà certezza solo con il decorso del tempo (10 anni prescrizione azione riduzione dal momento dell'apertura della successione trattandosi di un legato) o con la rinuncia all'azione di riduzione.
 

ingros76

Membro Attivo
Proprietario Casa
Grazie della risposta, ma nella fattispecie come è possibile fare la rinuncia alla riduzione visto che uno dei soggetti che dovrebbe farla è inabile e con tutore solo di fatto?
 
O

Ollj

Ospite
Tutto é possibile. Importante si possa dimostrare che l'atto non è in sfavore dell'incapace e si dovrà passare dal Giudice per relativa autorizzazione.
Quindi prima di tutto dimostrare che con i legati si son rispettati le legittime degli eredi necessari... e poi, con i legati testamentari si è esaurito il patrimonio del defunto? chi è stato nominato erede? Esitste poi un erede? Si deve quindi fare un'analisi globale e poi procedere di conseguenza.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità

Discussioni simili a questa...

Le Ultime Discussioni

Alto