gitano

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Grazie,
approfitto per l'ultima volta della tua disponibilità ma secondo te se le parti trovano un accordo del tipo "o.k. non c'è bisogno che mi presenti questi documenti" e il notaio inserisce nell'atto la non presenza di questa documentazione la compravendita è possibile e quali potrebbero essere i rischi futuri?
 
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Heifetz

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se le parti trovano un accordo del tipo "o.k. non c'è bisogno che mi presenti questi documenti
È importante chiarire che il notaio, come già sottolineato da @Franci63, non è tenuto a svolgere verifiche tecniche sulla conformità sulla conformità urbanistica o edilizia dell'immobile, questa responsabilità ricade sulle parti coinvolte nella compravendita.
quali potrebbero essere i rischi futuri?
La mancanza di una verifica sulla conformità urbanistica e catastale può nascondere irregolarità edilizie, come interventi non autorizzati o difformità rispetto ai permessi originali. Se queste irregolarità dovessero emergere, le autorità potrebbero imporre sanzioni amministrative oppure, nei casi più seri, ordinare la demolizione delle opere non conformi. Inoltre, regolarizzare queste situazioni potrebbe comportare lunghe e costose pratiche burocratiche.

In futuro, qualora l'acquirente volesse intraprendere lavori di ristrutturazione, potrebbero sorgere difficoltà nell’ottenere i permessi necessari dalle autorità locali, rischiando che le modifiche non vengano approvate. Anche se la mancanza di conformità è indicata nell'atto di vendita, ciò non elimina completamente il rischio di contenziosi. Se dovessero emergere gravi irregolarità, l'acquirente potrebbe comunque intraprendere azioni legali nei tuoi confronti, sostenendo l’esistenza di vizi occulti o non dichiarati.
 

Heifetz

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Non si può indicare in atto la mancanza di conformità
Sì, è vero che la mancanza di conformità non può essere espressamente dichiarata nell'atto di vendita. Tuttavia, durante il rogito, le parti (venditore e acquirente) possono decidere di includere una dichiarazione in cui si specifica che la documentazione di conformità non è stata fornita.

In pratica, se l'acquirente accetta questa situazione e il venditore dichiara la non conformità, entrambe le parti devono essere consapevoli dei rischi connessi, che è essenzialmente quanto hai scritto tu in precedenza.
 

Franci63

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quanto hai scritto tu in precedenza.
Mi spiego meglio; in atto il venditore deve dichiarare che l’immobile è conforme ai titolo edilizi, che vanno menzionati ( non allegati).
La dichiarazione potrebbe risultare non veritiera.
Se le parti conoscono la presenza di un abuso, la vendita può essere conclusa comunque; il venditore dichiarerà una conformità che non esiste nei fatti, e l’acquirente , seppur informato dell’abuso, non ne farà parola.
Contenti loro, contenti tutti.

Altra cosa è la dichiarazione di conformità rilasciata da un tecnico, che in alcune regioni italiane è necessaria , per prassi notarile, per procedere con il rogito.
Dove non è obbligatoria, l’acquirente può richiederla comunque dall’inizio della trattativa, come condizione per acquistare, ma non è necessario farne menzione nel rogito.
 
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Heifetz

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che in alcune regioni italiane è necessaria
Infatti, in diverse regioni italiane, tra cui l'Emilia-Romagna e molte altre, si sono sviluppate prassi notarili che, in accordo con gli ordini professionali (geometri, ingegneri e architetti), richiedono questa certificazione.
Dove non è obbligatoria
A quanto mi risulta, nessuna figura professionale può imporre la Relazione Tecnica Integrata, poiché non è supportata da una norma di legge, ma può solo consigliarla come misura cautelativa.
 

Heifetz

Membro Attivo
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Tuttavia, credo che siano ormai pochi i notai disposti a firmare un rogito senza una relazione tecnica ufficiale, per evitare i rischi legati a eventuali irregolarità dell'immobile (come ho sintetizzato in precedenza nel post #12).
 

salves

Membro Assiduo
Professionista
Da verifiche il fabbricato non ha il certificato di agibilità in quanto mi si dice al tempo non c'era l'obbligo di richiesta.
Da quanto ne so io penso che non sia così, semmai non è stato semplicemente richiesto a suo tempo, occorre verificare la documentazione che hai del fabbricato e unita immobiliare per poi valutare l da farsi.
Se non sbaglio comunque la compravendita può avvenire ugualmente anche senza tale certificazione e con un eventuale specifica nell'atto.
Il problema è come "tranquillizzare" l'acquirente se mai con qualche riferimento normativo?
Ho ricevuto una proposta di acquisto per il mio appartamento inserito in un fabbricato del 1986 e come vincolo all'accettazione mi si richiede certificato di agibilità.
Hai già la risposta te lo hanno dato come vincolo di accettazione.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Tuttavia, credo che siano ormai pochi i notai disposti a firmare un rogito senza una relazione tecnica ufficiale
In Lombardia mai vista chiedere.aggiungo “purtroppo”: nel senso che preferirei che fosse obbligatoria ovunque.
Si eviterebbero tanti problemi post rogito, e i venditori non avrebbero più alibi .
 

Heifetz

Membro Attivo
Proprietario Casa
In Lombardia mai vista chiedere.aggiungo “purtroppo”: nel senso che preferirei che fosse obbligatoria ovunque.
Si eviterebbero tanti problemi post rogito, e i venditori non avrebbero più alibi .
In Emilia-Romagna è fortemente richiesta. Molti siti web di studi notarili la elencano esplicitamente tra i documenti richiesti per la compravendita.
 

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