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User_57897

Ospite
Comprendo che "gli addetti" del comune (Impiegati?Edilizia privata? Assessori? Sindaco?) adducendo motivi derivanti da una causa indipendente dalla necessità adducono motivazioni strane. Già successo. Ma la Legge (almeno pare) se usata nella giusta forma non lascia scampo a questi sotterfugi ignobili da parte delle amministrazioni. A volte i pretesti hanno motivazioni molto particolari ... di solito in forma economica e non solo per "diritti di segreteria"... chi sa intendere intenda. Il significato che fornivo con il mio parere deriva da esperienze sul campo. Un valido Tecnico non si fa scrupoli e non si fa abbindolare da scusanti. Nessun Comune in Italia attualmente è oberato da pratiche con il 110%; per giunta causa covid quasi tutto procede per via telematica e con firma digitale. Il privato cittadino nei confronti dell'amministrazione pubblica, mi spiace affermarlo, è una pedina secondaria. Da solo non può far valere i suoi Diritti Sacrosanti. Con un Tecnico valido invece si. Spesso non si risolve con un tecnico del posto, talvolta un po' vincolato. Uno esterno non ha di solito problemi. Ho capito solo che a Madmax83 stanno ponendo ostacoli che definirei ignobili forse con altre finalità. Una soluzione è quella di affrontare questi ostacoli in altro modo e altra forma, se necessario in ultima istanza anche con ricorso a un Giudizio. Ma per fare questo è indispensabile ricorrere a personale preparato e qualificato. Questo comunque è il mio pensiero dopo oltre 45 anni di esperienza. Mai chinare la testa.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
a volte indica di procedere alla rettifica o completamento indicando di "almeno" incaicare un Tecnico Abilitato (parolina che sottintende un inghippo non da poco!) come se esistessero Tecnici non abilitati.
Certo che esistono i tecnici non abilitati, sarebbero quelli che, pur avendo il regolare titolo di studio, non sono iscritti agli Albi professionali e quindi non possono eseguire quelle prestazioni professionali.
 

Madmax83

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Grazie a tutti per le risposte. Aggiorno sugli ultimi sviluppi.... Abbiamo abbandonato il geometra in pensione che ci aveva fatto la richiesta, troppe lungaggini e non vi sto a dire altro. Ci siamo affidati ad un altra persona il quale ha fatto una telefonata all'ufficio competente e gli è stato riferito che a nome di mio padre non c'è nessuna sanatoria effettuata in quegli anni. Ora le cose sono due: o il vecchio geometra ci ha fatto pagare per qualcosa che non ha portato a termine oppure il comune ha smarrito degli incartamenti (cosa che dubito in quanto hanno le cartelle di tutti i miei zii). Come ci è stato riferito, dato che a fine anni '80 ne sono stati fatti tantissimi di condoni, la persona a cui ci siamo affidati ha fatto la richiesta ma il comune forse non l'ha accettata e nella confusione ci sono state delle inadempienze da parte di entrambi. Viene in aiuto il fatto che l'immobile è stato costruito molto prima del 1967 e non essendoci traccia di questo condono negli archivi il nuovo geometra incaricato ha dichiarato su carta intestata che è tutto in regola. Il notaio ha accettato la dichiarazione e si procederà con la stipula. Speriamo tutto bene. Se ho novità aggiorno il post. Grazie ancora a tutti
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Comunque resta il dubbio sulla serietà del tecnico che aveva presentato la pratica. Certo che, se fosse come ipotizzate, anche da parte vostra c'è stato un certo disinteresse. E premesso che:
- la pratica doveva essere presentata dal proprietario dell'immobile con istanza sottoscritta dallo stesso;
- le segnalazioni e le richieste di integrazione dei documenti sarebbero dovute pervenire a voi;
- i versamenti su conto corrente dovevano essere effettuati dal richiedente la sanatoria;
- saltuariamente vi sarebbe dovuta arrivare la richiesta dei documenti da integrare.
Tutto ciò premesso, come è stato possibile che "lui" abbia ordito un'attività truffaldina di questa portata? E soprattutto come è stato possibile simulare il completamento di una pratica senza mai aver mai rilevato l'oggetto del condono, presentarvi alla firma degli elaborati da inoltrare all'ufficio competente?
Non sarà che la pratica sia stata presentata a nome di qualcun altro? E come ha potuto il tecnico subentrato completare la pratica se la stessa era stata smarrita o mai presentata?
Troppi particolari della storia non tornano. Magari chi è subentrato.....
 

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