Vendita comproprietà immobiliare

[Meccanico]

Buongiorno,
in 4 persone possediamo equamente un vecchio immobile.
Di tale immobile abbiamo venduto una piccola porzione al piano terra, circa il 20% della totale metratura.
Il rimanente è in vendita da molto tempo ad un prezzo fuori mercato per volere di 3 comproprietari.
Il sottoscritto vorrebbe essere liquidato della sua parte di proprietà. La legislazione prevede, a tal riguardo, la messa in vendita giudiziaria all'asta in caso di mancato accordo tra comproprietari?
Grazie sin d'ora a chi potrà darmi un aiuto.

 

[Dimaraz]

Tu puoi, se non trovate un accordo, chiedere la divisione giudiziaria e il Giudice valuterà se esistono le condizioni perché gli altri rilevino la tua quota o la "divisibilità" fisica dell'immobile.
In mancanza metterà in vendita mediante asta pubblica.

Dubito che vi sia un vantaggio arrivare a tanto: fra il rischio di un prezzo di realizzo misero e le varie spese procedurali la possibilità di restare con ben poco è molto elevata.

 

[Meccanico]

Non c'è sicuramente convenienza, ma vorrei essere certo della percorribilità della procedura, soprattutto in termini di tempi e spartizione dei costi, per forzare gli altri ad un accordo. Immagino di dovermi rivolgere ad un avvocato.

 

[Dimaraz]

Se il procedimento non fosse possibile non ne avrei parlato.
Quanto ai "tempi" capisci come non sia possibile fare pronostici stante la "lentezza cronica" del nostro sistema giudiziario (1 anno se ti va bene)... ma resta l'incognita "asta" che potrebbe anche andare deserta.
I "costi" del procedimento saranno "compensati fra le parti (detraendo da eventuale ricavato)...ma tu pagherai il tuo avvocato.

 

[Excalibur]

l sottoscritto vorrebbe essere liquidato della sua parte di proprietà. La legislazione prevede, a tal riguardo, la messa in vendita giudiziaria all'asta in caso di mancato accordo tra comproprietari?

La vendita in asta la stabilisce il giudice se una delle parti chiede attraverso un legale lo scioglimento della comunione ereditarie e se in sede legale non si trova un diverso accordo come, per esempio, l'acquisto di una quota da parte di uno o altri eredi. E' una strada lunga e costosa.

 

[Meccanico]

Già, gli elevati costi e tempi svuotano la giustizia del suo valore. Se poi non è vietato ad uno dei comproprietari partecipare all'asta si avrebbe pure la beffa.

 

[Excalibur]

Non so se ai comproprietari sia vietato partecipare alla vendita, credo di no. Anche se sarebbe più semplice e meno oneroso acquistare le loro quote -)) In compenso le spese per pubblicizzare l'asta sono a carico dei comproprietari, costano e non sai quante ne dovrai fare perché la possibilità che l'asta vada deserta esiste.

 

[Franci63]

ma vorrei essere certo della percorribilità della procedura, soprattutto in termini di tempi e spartizione dei costi, per forzare gli altri ad un accordo.

Questa mi sembra la strada giusta: spiegare (o far spiegare da un terzo estraneo alla proprietà, anche un avvocato , ma non necessariamente ) ai comproprietari che se non accettano di vendere ad una cifra ragionevole chiederai la divisione della comunione ereditaria, e avrete da perdere tutti.
Se hanno un minimo di buon senso, comprendono il rischio e tornano a miti consigli, abbassando la cifra di vendita.

 

[Dimaraz]

Se poi non è vietato ad uno dei comproprietari partecipare all'asta si avrebbe pure la beffa.

Non esiste specifico divieto che impedisca al comproprietario di partecipare all'asta (diversa questione se fosse asta per problemi di debiti)...ma molto è lasciato alla discrezionalità del Giudice che potrebbe "punire" il mancato utilizzo delle opzioni precedenti l'incanto.
Sarebbero comunque ostacoli facilmente aggirabili con il ricorso a prestanomi.

Diventa quindi importante capire se e quanto puoi "tirare la corda"... perché rischi di rimanere col classico "pugno di mosche".