Buongiorno a tutti , avrei bisogno di una consulenza . A seguito di uno dei mali (non sempre e' un male....) del secolo , la separazione , vorrei vendere la casa acquistata 4 anni fa e dove risiedo da altrettanto tempo . Vorrei capire realmente quanto debba sborsare per vendere tale immobile prima della fatidica data dei 5 anni che per me sara' il maggio del 2013 . Vi do' un po' di dati che spero siano sufficienti :
1) Non intendo ricomprare immobile
2) Prezzo immobile (costruzione nuova) dichiarato sull'atto : 276.950 euro
3) IVA al 4% ---> 11.078
4) Mutuo gravante su tale immobile 180.000 euro
5) Valore catastale 1068,04
6) Prima (ed unica) casa
Ho letto parecchie cose ma non riesco a capire realmente quante "palanche" si debbano pagare .Gradirei una cifra piu' o meno precisa .
il Fisco è autorizzato a chiedere la differenza tra l'imposta agevolata e quella ordinaria, più una sanzione pari al 30 per cento.
ti fa onore la tua volonta' a pagare.
Il problema è che anche il compratore potrebbe essere coinvolto dall'eventuale accertamento.
lo Stato può cioè rivalersi sull'immobile e non sul venditore. Se questi si rende irreperibile, ipotizziamo, finisce che a pagare per le irregolarità resti solo l'acquirente». In queste situazioni, per tutelarsi, al momento del rogito l'acquirente può chiedere al notaio di detrarre dal prezzo di acquisto l'eventuale importo da pagare per la perdita dei benefici, lasciarlo in deposito e svincolarlo solo quando il venditore avrà dimostrato di essersi messo in regola. O nel caso arrivino i controlli da parte degli uffici finanziari.
«In teoria – continua il notaio – se fossi l'acquirente chiederei al venditore di denunciare al Fisco la situazione». La cosa più corretta sarebbe dunque chiedergli di pagare l'imposta ordinaria e la relativa sanzione.
la prassi è fare un assegno circolare intestato a lui/notaio, che incassa su un conto vincolato, per la gestione del deposito e le vari condizioni di svincolo a favore del venditore se riacquista o meno vengono tutte riportate nero su bianco.Il notaio restituirà le somme se il venditore riacquista entro un anno, se il venditore paga le imposte dovute e presenta la ricevuta dal notaio, oppure il notaio paga per conto del venditore le somme all'erario e dà l'eventuale differenza al venditore, oppure diversamente se passati 4 anni e 1/2, (18 mesi + 3 anni) l'erario non emette nessuna notifica il notaio versa le somme al venditore, prima però manda una raccomandata all'acquirente e si accerta che nel frattempo non abbiano avuto richieste dal fisco.
L’acquirente in buona fede, attraverso il filtro e la consulenza del notaio, è in grado di venire a conoscenza, usando l’ordinaria diligenza, dell’esistenza del privilegio.
l’acquirente può legittimamente esigere dal venditore la prestazione di idonea tutela a garanzia del pagamento dell’imposta complementare, già sorta a carico del venditore di bene infraquinquennale, ancorché il potere effettivo di riscossione dell’Ufficio sia ancora paralizzato, e il venditore che si rifiutasse di prestarla
sarebbe inadempiente, con tutte le conseguenze di ciò.
consiglio quindi a tutti gli acquirenti di guardare bene la data del rogito quando si apprestano a comprare e in caso di vendita prima dei cinque anni da parte del venditore di tutelarsi in proposta/PRELIMINARE con la richiesta del pagamento delle sanzioni da parte del venditore entro la data del rogito.