Buonasera a tutti,
Non so se con il passare degli anni sia cambiato qualcosa nel sistema, ma l’amara considerazione è che la situazione permane nel tempo e purtroppo a rimetterci spesso risultano entrambe le parti interessate, acquirenti e venditori.
A differenza di GAIA 912 io sono la parte acquirente e mi trovo nella situazione di vedermi bruciati tutti i miei risparmi di una vita perché, non sempre le agenzie immobiliare ed i consulenti finanziari sono corretti. Vi racconto quello che mi sta accadendo:
Nel marzo di questo anno cerco di realizzare il sogno tanto desiderato, di comprare una casa tutta mia. Dopo tante ricerche ho trovato un appartamento tramite agenzia TECNOCASA che mi propone anche un consulente finanziario il quale, a suo dire, mi garantirebbe la possibilità di accedere ad un mutuo. Specifico che avendo 45 anni compiuti, sono al limite temporale per accedere ad un mutuo con durata trentennale. Il consulente, dopo aver esaminato la mia documentazione (dipendente a tempo indeterminato con una buona busta paga oltre che amministratore unico di una società di informatica) mi propone di fare una richiesta di mutuo per l’ 80% del valore di acquisto, pari a 170.000 euro presso la banca INTESA SAN PAOLO, in una filiale a lui gradita. Per questo, essendo già cliente della banca in questione da più di 10 anni, effettuo il cambio alla filiale da lui indicata e contemporaneamente provvedo alla chiusura di un altro mio conto presso banca Monte Paschi perché, a suo dire, poteva essere di intralcio alla pratica ??????
Sono passati due mesi durante i quali ho dovuto preparare una marea dei documenti, ma proprio tanti, tantissimi: conteggi INPS, dichiarazione del datore del lavoro, documenti anagrafici, tutte le buste paga dalla società dove lavoro, CUD dal 2005 ad oggi, ed anche documenti dalla società dove sono amministratore unico con tanto di visura camera di commercio, atto costitutivo; preciso che anche la società ha il conto nella stessa banca INTESA SAN PAOLO.
E va bene, mi sono detta ….. adesso posso fare la proposta di acquisto con un assegno di 5000 euro che viene accettata della parte venditrice. Il 12 luglio avvio la pratica in banca INTESA SAN PAOLO insieme al consulente e il mio nuovo gestore (una giovane donna) nella filiale da lui gradita. Qui mi viene evidenziato un “piano finanziario” che prevede la giacenza sul conto del denaro necessario a dimostrare la solvibilità per le spese: istruttoria, tasse, notaio e anticipo del 20% da dare alla parte venditrice. C’è da precisare che la parte venditrice avendo a sua volta proceduto all’acquisto di un altro immobile il 22 ottobre 2018 , ha la necessità di vendere l’immobile in questione entro un anno dal rogito. Anno che ha come data limite il 22 ottobre 2019, (questa cosa sono venuta a sapere dopo il compromesso!) Passa un po’ di tempo e la banca manda il perito per la valutazione che va a buon fine! A questo punto dopo aver fatto fede al suddetto “piano finanziario”) si va avanti con il compromesso: un assegno da 5000 euro, un altro assegno di 10000 euro e un bonifico di 28.000 euro intestati alla parte venditrice e la data della stipula (rogito) che viene decisa per il 27 settembre 2019, Provvedo anche al pagamento dell’agenzia 5000 euro! Nel frattempo arrivano le ferie (agosto non si lavora). Arriva anche il mese di settembre. Tornati tutti dalle ferie, compreso il consulente, che inizia a pressarmi con le telefonate per il suo compenso! Tengo a precisare che il notaio è stato scelto dall’agenzia e vengo avvisata che il rogito è stato spostato al giorno 4 ottobre 2019, per dare tempo al notaio di preparare la minuta del rogito! Il giorno 24 settembre 2019, alle insistenti pressioni del consulente, pago la sua “parcella” di 8000 euro (in nero).
Adesso arriva il bello della storia: Mi chiama il consulente il 30 settembre 2019 per comunicarmi che la pratica viene bloccata e mi convoca il 4 di ottobre 2019 presso la filiale della banca dove mi saranno fornite le delucidazioni del caso.
Durante l’incontro la funzionaria mi comunica che, dopo un ennesimo controllo in centrale rischi effettuato alla vigilia della delibera, emerge a mio carico una richiesta di mutuo per 50000 euro da parte di qualcuno non precisato, e per la quale io sarei coobbligata (garante). Alla mia sorpresa e di fronte alla dichiarata mia assoluta estraneità al fatto, mi viene comunicato che, anche se dimostrassi l’infondatezza della segnalazione, la pratica non andrebbe comunque avanti se non in presenza di un garante.
Ora ho richiesto una visura CRIF (che un mese fa risultava perfetta) per la verifica della segnalazione. Nel frattempo ho coinvolto il mio avvocato per azioni da intraprendere al fine almeno di recuperare i danni economici ad oggi subiti.
La storia, anche se non terminata, ora mi vede nella posizione di avere gli acquirenti imbestialiti per il probabile sforamento dei tempi con conseguente perdita delle agevolazioni prima casa, l’agenzia saldata, il consulente saldato ed io con una notevole perdita di denaro ed il sogno di una casa appeso ad un filo... Oltre al non trascurabile fatto che entro il prossimo mese di novembre sarò costretta a rilasciare la casa in affitto dove vivo!...