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User_57196

Ospite
Salve a tutti, la mia questione: vivo in un villino con mia sorella, villino del quale siamo proprietari al 50%, ora io vorrei andarmene perchè non andiamo più d'accordo, vorrei acquistare altra casa, ma, conoscendo mia sorella potrebbe fare parecchi ostacoli sulla trattativa di acquisto, di liquidazione del mio 50%, cosa che mi innervosisce parecchio, perchè non amo le prese per i fondelli.
Vi chiedo, qualora mi volesse liquidare con una cifra irrisoria o non volesse acquistare proprio , quali soluzioni mi resterebbero? Mettere all'asta il villino obbligandola ad andarsene lei stessa? Potrei farlo? Altre soluzioni?
Grazie in anticipo per le eventuali risposte.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
La soluzione che ti resta, se tua sorella non vuole comprare la tua quota di comproprietà, è chiedere al giudice la divisione della comunione; questo comporterà, se l'immobile non è fisicamente divisibile, che sarà venduto in asta, e dividerete il ricavato.
il problema però è che ci vuole parecchio tempo, e il ricavato della vendita sarà molto più basso del valore di mercato.
L'alternativa è che tu affitti la tua metà ad un estraneo, con cui tua sorella sarà obbligata a convivere; questo potrebbe portarla a più miti consigli...
 
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User_57196

Ospite
La soluzione che ti resta, se tua sorella non vuole comprare la tua quota di comproprietà, è chiedere al giudice la divisione della comunione; questo comporterà, se l'immobile non è fisicamente divisibile, che sarà venduto in asta, e dividerete il ricavato.
il problema però è che ci vuole parecchio tempo, e il ricavato della vendita sarà molto più basso del valore di mercato.
L'alternativa è che tu affitti la tua metà ad un estraneo, con cui tua sorella sarà obbligata a convivere; questo potrebbe portarla a più miti consigli...
Ma qualora il giudice stabilisse che il villino è divisibile sarei obbligato ad accettare la divisione? Uno non può richedere la messa all'asta dell'immobile anche a puro scopo di "puntiglio, vendetta"?
Nel senso, faccio valutare il villino, dico a mia sorella voglio la cifra X , lei non ci sta e mi offre un valore ridicolo, a sto punto per orgoglio lo metterei all'asta obbligando anche lei ad andarsene e piuttosto prendendo anche meno di quello ridicolo che mi offrirebbe lei.
Mi rendo conto che non è piacevole leggere certe cose tra consanguinei, ma tant'è, purtroppo la vita riserva anche questo.
Grazie per la risposta.
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
La vendita o la si fa di comune accordo o ci si rivolge all'autorità giudiziaria che sentito il parere di un CTU, se è divisibile si procede ed ognuno riceverà la sua parte, concordata o a sorteggio o viene messa all'asta ed il ricavato, detratte le spese, viene equamente diviso nel rispetto delle quote di proprietà.
 

Franci63

Membro Storico
Proprietario Casa
Ma qualora il giudice stabilisse che il villino è divisibile sarei obbligato ad accettare la divisione?
Si: se si chiede la divisione giudiziale della comunione, e il bene è divisibile (senza dover spendere cifre folli per rendere le due parti autonome), si è obbligati ad accettare.
Uno non può richedere la messa all'asta dell'immobile anche a puro scopo di "puntiglio, vendetta"?
Purtroppo no.
Però, dopo aver diviso il villino, potrai vendere la tua parte (magari a qualcuno che a tua sorella non piaccia), e andare altrove.
purtroppo la vita riserva anche questo.
Si, vero.
Ma se hai l’obiettivo di non condividere più la casa con tua sorella, perseguilo e poi dimenticati le brutte situazioni.
In bocca al lupo !
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Uno non può richedere la messa all'asta dell'immobile anche a puro scopo di "puntiglio, vendetta
tagliarsi gli attributi per fare dispetto alla moglie è possibile ma controproducente per chi attua tale scelta.
Le questioni di puntiglio arricchiscono avvocati CTU e CTP quindi fai pure. Ma poi hai soldi per comprarti una casa tutta per te? Perché se vai per la divisione legale della comunione sarà un bagno di sangue.
a sto punto per orgoglio lo metterei all'asta obbligando anche lei ad andarsene e piuttosto prendendo anche meno di quello ridicolo che mi offrirebbe lei.
tu sai già quanto vale la casa in cui abitate? e percentualmente di quanto si discosta la cifra che lei ti ha offerto rispetto al 50% del valore?
 

plutarco

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Invece di scrivere su questo forum, cerca di trovare un accordo pacifico con la controparte. Con la vendita all'asta tutti ci perdono...
 
U

User_57196

Ospite
tagliarsi gli attributi per fare dispetto alla moglie è possibile ma controproducente per chi attua tale scelta.
Le questioni di puntiglio arricchiscono avvocati CTU e CTP quindi fai pure. Ma poi hai soldi per comprarti una casa tutta per te? Perché se vai per la divisione legale della comunione sarà un bagno di sangue.

tu sai già quanto vale la casa in cui abitate? e percentualmente di quanto si discosta la cifra che lei ti ha offerto rispetto al 50% del valore?
No, sono alle prime intenzioni sul cosa fare, ai primi pensieri. E conoscendo mia sorella metto in conto ogni cosa..
 

Gianco

Membro Storico
Professionista
Se siete comproprietari, perché coeredi dello stesso de cuius, se uno vuole vendere la sua quota, l'altro a pari prezzo e condizioni, ha il diritto di prelazione. Pertanto se trovi uno che ti offra una cifra che lei non è disposta a pagare, se la dovrà vedere con chi subentrerà nella proprietà della tua quota.
Inoltre, tu potresti affittare la tua quota ad una terza persona che subentrerebbe nel godimento dell'abitazione al tuo pari. Quindi, se volesse evitare una convivenza con un estraneo sarebbe costretta a venire a più miti consigli.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
.....Pertanto se trovi uno che ti offra una cifra che lei non è disposta a pagare, se la dovrà vedere con chi subentrerà nella proprietà della tua quota.
Inoltre, tu potresti affittare la tua quota ad una terza persona che subentrerebbe nel godimento dell'abitazione al tuo pari. Quindi, se volesse evitare una convivenza con un estraneo sarebbe costretta a venire a più miti consigli.
è più facile dire che fare: chi è disposto a prendere il 50% di proprietà di un immobile non divisibile? Uno che vuole lo scioglimento della comunione e quindi se non rileva la quota della sorella al prezzo che lei riterrà congruo si andrà alla vendita giudiziaria nella quale il nuovo comproprietario dovrà trovare un prestanome che acquisti ad un prezzo basso, lui prenderà la metà al netto delle spese di giudizio, di assistenza legale e di spese notarili. Non sono sicuro che prenderà gli stessi soldi che ha pagato per acquistare il 50%. Con quei soldi, ed aggiungendocene altri, dovrà minimo restituire i soldi al prestanome che gli ha comprato la casa e dovrà rifonderlo delle spese notarili da questo sostenuto ed in più dovrà pagare le sue spese notarili.
Proprio un bell'affare.
Ugualmente per il discorso dell'affitto: chi prende in affitto un appartamento indivisibile nel quale già ci abita l'altro comproprietario al 50%? Forse il postante iniziale può affittare la sua stanza con uso di bagno e di cucina (ma non degli elettrodomestici di proprietà della sorella) e quanto ci realizzerebbe? E se la sorella, a questo punto, ospitasse nella sua stanza un tizio nerboruto del terzo sesso che la notte entra nella camera da letto e tenta di farselo? come la mettiamo? Sai alla fantasia perversa della mente umana non c'è limite: forse è meglio che fratello e sorella trovino un accordo. Il postante non ha specificato quanto vale il villino e quanto la sorella vorrebbe dargli per rilevare la sua parte di proprietà.
 
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