Andrew BetterThanEver
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Spero che possa esser d'aiuto anche a molte altre persone;
In pratica mia madre acquistò un' appartamento in un condominio (un vecchio palazzo di pietra) di 3 piani dove abbiamo vissuto per una decina di anni, oltre a lei, il resto della struttura appartiene solo ad un'altra persona, un signore sulla 70ina.
Ciò che lei ha sono 30mq di spazio a terra (usati come parcheggio) + 90mq di appartamento + 90mq di mansarda (scale interne) + 100mq di terrazza panoramica che corrisponde al tetto dell'appartamento dove vive l'altro proprietario. In pratica possiede il secondo ed il terzo piano (o forse mezzo piano dato che è la mansarda).
Il palazzo era ed è tuttora (forse appena peggio) in condizioni non propio edificanti, infatti la premessa prima dell'acquisto, e, ciò in cui mia madre sperava è che sarebbe stato possibile fare dei lavori di manutenzione e ristrutturazione.
L'altro proprietario, che non è la persona dalla quale ha acquistato la sua parte era comunque concorde e sembrava anche ben disposto. :daccordo:
Ora vi illustro la situazione, per quanto riguarda il condominio/palazzo, oltre le facciate esterne ed il muro col cancello tenuti in quasi rovina, fino a qualche anno fa gli appartamenti interni (sono tre quelli del tal oltre il suo) erano affittati ed abitati se non che l'abitabilità gli è stata tolta penso anche per questioni igieniche.
Da fuori le finestre con le persiane di legno un po' marce lasciano intravedere muffa e umidità a gogo. Abbiamo anche dovuto mettere del veleno per gli scarafaggi sulla soglie delle porte nel corridoio ad uso comune.
Anche il terrazzo che corrisponde al tetto dell'altro unico appartamento sano si sta sgretolando da diversi anni in quanto non è stata messa la guaina isolante fra il cemento e le piastrelle, non sò se pensare se quello di sotto comunque rimane asciutto oppure non gli importa dell'umidità, mia madre comunque gli chiese di fare il lavoro, anche pagando la maggior parte della spesa, ma questo si rifiutò.
Ora, abbiamo sempre visto che questo signore vive da solo poltrendo davanti la tv e quello che è venuto fuori nel corso degli anni è che come giocatore d'azzardo si è giocato tutto ciò che aveva, o che non aveva propriamente, mettendo nei guai anche altre persone, ha sia contenziosi che cause in corso.
Aveva un'altro socio con la quale ha acquistato la terra antestante ed il palazzo dove provarono ad avviare una società agricola, iniziando anche la costruzione di un grosso magazzino coi silos che è rimasto li vicino ancora con le armature di acciaio che escono dai pilastri, sta li da tipo 15/20 anni, e oltre a mandare a monte quest'attività tale individuo ha anche venduto senza il consenso del socio una parte del loro terreno per la costruzione di una villetta quadrifamiliare ormai finita ed abitata. Cosa che gli ha messo all'attivo un'altra causa oltre quelle che già aveva...
Tornando a ciò che mi riguarda direttamente, di recente, i nuovi inquilini di questa villetta si sono lamentati di che la fossa settica del nostro condominio (piena...) è vicina a dove vivono e tra l'altro non a norma. Hanno effettuato un esposto al comune che ci ha notificato l'obbligo di rifarla o di allacciare gli scarichi a quelli pubblici che ormai passano li vicino. Oltre questo una multa salata nel caso tale lavoro non venisse fatto entro tempi relativamente brevi. Un bel po' di soldi da spendere congiuntamente con l'altro propietario che però non ha voluto nemmeno ritirare le notifiche che risultano essere ancora in giacenza presso gli uffici postali.
A volte sono passati funzionari chiedendomi se sapevo dove stava...
Mia madre avevo comunque messo in vendita la casa poco prima di questa storia, e dopo ciò comunque gli ha fatto inviare anche un'altra raccomandata dall'avvocato asserendo che lei era disposta a spartirsi la spesa. Questa comunque non è stata presa, conoscendo il tipo, come credo tante altre derivate da svariate motivazioni.
Lei comunque non vive più in quella casa, cosa dichiarata anche alla provincia.
Fatto sta che ci sono state diverse persone interessate all'acquisto dell'immobile, sia in parte sia che all'intero, anche se poi scoraggiate dalla situazione;
È in vendita in realtà l'immobile intero, la parte di lei a 130.000 e mentre lui chiede almeno 600.000 (spropositato, per ciò che ci sarebbe da fare, per i tempi che corrono e perché, ok questa è personale, ma uno abituato a vivere così che ci deve fare?).
Un acquirente interessato comunque c'è, per il totale, e, la sua offerta è proprio di 600.000 euro..........
Di recente ho sentito esiste un certo diritto di vendita, o qualcosa del genere, per la quale tale altro proprietario dell'immobile sarebbe suscettibile ad essere obbligato ad abbassare il prezzo della sua parte a 470.000 rendendolo congruo con quanto offerto da questo potenziale acquirente.
Potreste aiutarmi a capire che cosa si dovrebbe fare?
In pratica mia madre acquistò un' appartamento in un condominio (un vecchio palazzo di pietra) di 3 piani dove abbiamo vissuto per una decina di anni, oltre a lei, il resto della struttura appartiene solo ad un'altra persona, un signore sulla 70ina.
Ciò che lei ha sono 30mq di spazio a terra (usati come parcheggio) + 90mq di appartamento + 90mq di mansarda (scale interne) + 100mq di terrazza panoramica che corrisponde al tetto dell'appartamento dove vive l'altro proprietario. In pratica possiede il secondo ed il terzo piano (o forse mezzo piano dato che è la mansarda).
Il palazzo era ed è tuttora (forse appena peggio) in condizioni non propio edificanti, infatti la premessa prima dell'acquisto, e, ciò in cui mia madre sperava è che sarebbe stato possibile fare dei lavori di manutenzione e ristrutturazione.
L'altro proprietario, che non è la persona dalla quale ha acquistato la sua parte era comunque concorde e sembrava anche ben disposto. :daccordo:
Ora vi illustro la situazione, per quanto riguarda il condominio/palazzo, oltre le facciate esterne ed il muro col cancello tenuti in quasi rovina, fino a qualche anno fa gli appartamenti interni (sono tre quelli del tal oltre il suo) erano affittati ed abitati se non che l'abitabilità gli è stata tolta penso anche per questioni igieniche.
Da fuori le finestre con le persiane di legno un po' marce lasciano intravedere muffa e umidità a gogo. Abbiamo anche dovuto mettere del veleno per gli scarafaggi sulla soglie delle porte nel corridoio ad uso comune.
Anche il terrazzo che corrisponde al tetto dell'altro unico appartamento sano si sta sgretolando da diversi anni in quanto non è stata messa la guaina isolante fra il cemento e le piastrelle, non sò se pensare se quello di sotto comunque rimane asciutto oppure non gli importa dell'umidità, mia madre comunque gli chiese di fare il lavoro, anche pagando la maggior parte della spesa, ma questo si rifiutò.
Ora, abbiamo sempre visto che questo signore vive da solo poltrendo davanti la tv e quello che è venuto fuori nel corso degli anni è che come giocatore d'azzardo si è giocato tutto ciò che aveva, o che non aveva propriamente, mettendo nei guai anche altre persone, ha sia contenziosi che cause in corso.
Aveva un'altro socio con la quale ha acquistato la terra antestante ed il palazzo dove provarono ad avviare una società agricola, iniziando anche la costruzione di un grosso magazzino coi silos che è rimasto li vicino ancora con le armature di acciaio che escono dai pilastri, sta li da tipo 15/20 anni, e oltre a mandare a monte quest'attività tale individuo ha anche venduto senza il consenso del socio una parte del loro terreno per la costruzione di una villetta quadrifamiliare ormai finita ed abitata. Cosa che gli ha messo all'attivo un'altra causa oltre quelle che già aveva...
Tornando a ciò che mi riguarda direttamente, di recente, i nuovi inquilini di questa villetta si sono lamentati di che la fossa settica del nostro condominio (piena...) è vicina a dove vivono e tra l'altro non a norma. Hanno effettuato un esposto al comune che ci ha notificato l'obbligo di rifarla o di allacciare gli scarichi a quelli pubblici che ormai passano li vicino. Oltre questo una multa salata nel caso tale lavoro non venisse fatto entro tempi relativamente brevi. Un bel po' di soldi da spendere congiuntamente con l'altro propietario che però non ha voluto nemmeno ritirare le notifiche che risultano essere ancora in giacenza presso gli uffici postali.
A volte sono passati funzionari chiedendomi se sapevo dove stava...
Mia madre avevo comunque messo in vendita la casa poco prima di questa storia, e dopo ciò comunque gli ha fatto inviare anche un'altra raccomandata dall'avvocato asserendo che lei era disposta a spartirsi la spesa. Questa comunque non è stata presa, conoscendo il tipo, come credo tante altre derivate da svariate motivazioni.
Lei comunque non vive più in quella casa, cosa dichiarata anche alla provincia.
Fatto sta che ci sono state diverse persone interessate all'acquisto dell'immobile, sia in parte sia che all'intero, anche se poi scoraggiate dalla situazione;
È in vendita in realtà l'immobile intero, la parte di lei a 130.000 e mentre lui chiede almeno 600.000 (spropositato, per ciò che ci sarebbe da fare, per i tempi che corrono e perché, ok questa è personale, ma uno abituato a vivere così che ci deve fare?).
Un acquirente interessato comunque c'è, per il totale, e, la sua offerta è proprio di 600.000 euro..........
Di recente ho sentito esiste un certo diritto di vendita, o qualcosa del genere, per la quale tale altro proprietario dell'immobile sarebbe suscettibile ad essere obbligato ad abbassare il prezzo della sua parte a 470.000 rendendolo congruo con quanto offerto da questo potenziale acquirente.
Potreste aiutarmi a capire che cosa si dovrebbe fare?