vedo che siamo tutti dalla stessa sponda
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No, no, io sono etero: non sono omo sapiens, ma etero sapiens.vedo che siamo tutti dalla stessa sponda
Confermo che in Italia le medicine costano più che all'estero, almeno più che in Germania e (Udite! Udite!) in Grecia (Daktarin crema: Italia 14 euro, Grecia 4; Fargan crema: Italia 4-5 euro, Grecia 1; stesse identiche confezioni). In Germania, poi, anche molti altri prodotti costano meno: dai detersivi, alla birra, ai pannolini, al latte in polvere, etc.. (stesse marche e stesse confezioni in vendita in Italia), persino le aree-sosta comunali per i camper, peraltro senza paragone, per comfort, attrezzatura e organizzazione, rispetto a quelle italiane, soprattutto da Roma in giù.Volevo cogliere l'occasione del nome (Lomax) e della tua residenza (Germania) per sapere se è vero che in Italia le medicine costano molto più che all'estero. Grazie.
Se non fosse così, come avrebbe potuto Poggiolini (e consorte) imbottire con banconote tutti i divani, poltrone e materassi della propria abitazione ? I produttori di medicinali le mazzette mica le danno a gratis ? Le ricaricano sul prezzo di vendita al Ministero della Salute, senza dimenticare le diramazioni Regionali.Confermo che in Italia le medicine costano più che all'estero
...il problema sarebbe anche sapere chi effettivamente ci guadagna (oltre allo Stato,suppongo, perchè una parte del costo maggiore penso sia sicuramente dovuto alle tasse): dubito che le Case Farmaceutiche vendano i loro prodotti all'Italia ad un prezzo maggiore. D'altra parte anche i commercianti italiani sono eccessivamente "voraci", soprattutto le farmacie, che sono diventati una specie di supermercati per élite e dove non bisognerebbe acquistare nulla fuorchè i farmaci con ricetta obbligatoria Esempio: uno spazzolino elettrico della Oral-b viene venduto dalla Casa costruttrice a euro 25,00 circa (esperienza diretta): perchè lo ritroviamo nelle farmacie a 90-100 euro e su Amazon a 83 euro, quindi con ricarichi di oltre il 200%? Sarebbe interessante obbligare i commercianti (anche di generi alimentari o di altro) a indicare le variazioni di prezzo lungo tutta la filiera: dal produttore al consumatore: ne vedremmo delle belle!Ci distinguiamo sempre, purtroppo in senso negativo. Che orgoglio! Grazie a chi ci rappresenta.
guarda che per intendere quello che tu sostieni avrei dovuto scrivere che "siete dell'altra sponda". Cioè della sponda opposta alla mia che, oltre ad essere etero, non vede il Festival di Sanremo da almeno 15 anni.No, no, io sono etero: non sono omo sapiens, ma etero sapiens.
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