cara
@Soniat4,
credo che tu stia equivocando il concetto di "cambio di destinazione d'uso" che con il caso da te esposto mi pare non abbia nulla a che vedere.
La procedura di costituzione di un nuovo subalterno con conseguente assegnazione di una categoria F1 - area urbana, non costituisce un cambio di destinazione d'uso della corte, che tale era e tale rimane, semplicemente una rettifica del censimento di questa unità immobiliare, la cui superficie evidentemente non era stata computata tra le pertinenze delle unità immobiliari finitime. Difatti hai verificato anche tu che nella causale del docfa del 2009 il catasto riporta: " unità sfuggita all'accertamento".
Inoltre se come dici gli intestati erano per 1/2 ciascuno i due fratelli (immagino perciò che dopo le vendite da parte di uno dei fratelli tra gli intestati ora compari anche tu...) la comproprietà della corte mi pare inequivocabile.
Se perciò il problema non riguarda ne la proprietà, ne il diritto di passaggio, bensì l'utilizzo della corte, allora dovrai verificare (in conservatoria) se nell'originario atto di donazione ai due fratelli era riportato qualche espresso vincolo di utilizzo della corte per il solo passaggio degli aventi diritto ed il deposito (anche temporaneo) di cose private sia proibito. Dubito (a tuo favore) che troverai mai un tale vincolo.
Se da parte degli attuali proprietari non vi è l'intenzione di definire formalmente l'utilizzo della corte potresti in ultima istanza richiedere all'autorità giudiziaria di nominare d'ufficio un amministratore della cosa comune ai sensi dell'art. 1105 del codice civile.
Oppure (consiglio spassionato) cerca di soprassedere con signorilità alle "lettere degli avvocati" e fregatene del comportamento del vicino e continua ad utilizzare - con il dovuto decoro - la corte comune.