charly1

Membro Attivo
Ho ricevuto in successione nel 1982 un immobile. Dalla piantina catastale ho visto che è rimasta quella originale del 1939 e cioè senza le modifiche esistenti. Ho trovato, tra le carte di mio padre, che nel 1966/67 sono stati fatti lavori di ristrutturazione richiesti al comune tramite una denuncia di costruzione. Nel documento trovo il riferimento della Denuncia di Costruzione e del pagamento dell'imposta di consumo sui materiali impiegati asseverata dal geom. del comune. La ristrutturazione è consistita nel rifacimento degli infissi, piastrelle, bagni, condutture idriche edi carico/scarico, etc e di una diversa ridistribuzione degli spazi interni (in particolare spostamento della cucina e del bagno) e della creazione di 1 bagno in un disimpegno e di un altro bagno attiguo ad una stanza diminuendo la superficie della stanza stessa. Penso che non ci sia stata aumento di superficie ma solo aumento del numero dei vani (1bagno + 1 lavanderia diventata cucina, disimpegno diventato bagno, 1 vano diventato 1 vano + 1 bagno (1/3). L'immobile è stato costruito prima del 900 ed è accatastato con 10,5 vani. Dopo questa "scoperta" non riesco a stare più tranquillo e sereno. Mi potreste dare un consiglio in merito su cosa fare e a cosa potrei andare incontro in caso di variazione e quindi un eventuale aumento di R.C., tenendo conto che le modifiche sono state fatte nel 1967 non dal sottoscritto e che allora nessun altro cambiamento è stato effettuato e cioè dovrei fare una DIA in sanatoria non avendo le carte, fare la variazione al catasto x Diversa distribuzione degli spazi interni, etc ? Grazie infinite.
 

gcava

Membro Attivo
Professionista
Per quanto riguarda la regolarità edilizia, considerando che hai i documenti licenziati nel '67, se non hai fatto ulteriori interventi sei a posto. Per quanto riguarda la regolarità catastale potresti fare una variazione, non comporta multe ma ti aumenterà il computo dei vani. Se l'immobile è la tua prima casa non ti inciderà sull'ICI, è chiaro che un aumento dei vani comporta un aumento della rendita e di conseguenza qualcosa a livello di reddito. Per stare sereni ti consiglierei la variazione catastale...la spesa non è così importante e in ogni caso dovresti farla prima di un'eventuale vendita dell'immobile.
 

mtr

Membro Attivo
Concordo con gcava. Un aggiornamento catastale sarà più che sufficiente, visto che lo stato attuale dell'immobile corrisponde a quello indicato nei disegni presentati a suo tempo. Non ti preoccupare, è cosa veloce e poco onerosa.
 

charly1

Membro Attivo
Ciao Giampaolo, grazie per la risposta. Comunque nelle carte di allora, ho trovato solo il dettaglio del pagamento dell'imposta di consumo sui materiali impiegati (mattoni, WC, lavabi, mattonelle, etc) ed in cui si riportava il numero di licenza di costruzione e la data a cui si riferiva e la firma del Geom. del Comune che ha fatto il controllo dei materiali impiegati ma purtroppo il problema è che non ho trovato nessuna piantina del nuovo stato ed al catasto c'è ancora quella originale del '39. Questa casa è in comprorietà con i miei fratelli e non è prima casa. Pertanto, in questo caso chiedevo cosa era necessario per mettere le cose a posto perchè non mi piacciono le cose non regolari e soprattutto non dovute dal sottoscritto perchè erediatate. Non avendo la piantina di allora, devo fare comunque una DIA in sanatoria facendo riferimento alla denuncia di costruzione del 1967 ? Facendo una variazione al catasto (mi hanno detto che deve essere una Ridistribuzione degli spazi Interni in quanto anche se furono fatti dei nuovi bagni furono fatti nella parte dei disimpegni e quindi senza aumento della superficie) devo pagare una sanzione visto il ritardo che dall'ultima circolare vedo che sono quadruplicati e poi quindi vado incontro a pagare interessi, sanzioni e differenza ICI per gli ultimi 5 anni per l'eventuale aumento di R.C. (causa vani e/o Classe). Mi fai sapere, per favore ? Te ne sono grato. Grazie. Ciao.
 

gcava

Membro Attivo
Professionista
intanto un :applauso::applauso: per l'espressione "non mi piacciono le cose non regolari", virtù sempre più rara ;). Se vuoi proprio garantirti la regolarità edilizia consiglio un salto all'ufficio tecnico comunale con telefonata preventiva per sondare la necessità o meno di appuntamento. Lì, in qualità di proprietario (a volte ti fanno compilare una richiesta scritta pertanto richiedi anche come fare per questo), oppure deleghi un professionista di tua fiducia, richiedi di prendere visione di tutte le pratiche edilizie presentate per il tuo immobile, solitamente la ricerca andrebbe fatta per nominativo, andando indietro negli anni fino a che ti interessa. Così facendo verifichi la reale situazione edilizia del tuo immobile e quindi se corrisponde alla realtà non devi fare alcuna richiesta di sanatoria. Rimane la variazione catastale che, consultando un geometra o altro professionista abilitato di tua preferenza, è cosa rapida (nel giro di una settimana hai tutto) e poco onerosa. successivamente sarà il comune a richiederti eventuali rimborsi ICI fino a 5 anni indietro, oppure puoi comunicarlo tu (ma data l'entità dell'intervento ti dico che economicamente parlando anche questo è poca roba). Tienici aggiornati!
 

charly1

Membro Attivo
Giampaolo, Ti ringrazio per l'applauso. Preferisco sempre essere in regola sia a livello di tasse che di altro ... ma con tutte le nuove leggi che escono è molto duro stare indietro a tutto senza sbagliare se non Ti rivolgi ad un ... commercialista o altro. In genere preferisco sempre aggiornarmi su qualsiasi cosa e poi semmai rivolgermi a qualcuno ma mai al buio. Per questa cosa ... forse chi mi legge sorriderà, ma non mi faceva più dormire ... Comunque, ricapitolando:
1) Se la pratica e la piantina coincide in tutto quello fatto nessuna DIA in sanatoria ma se ad esempio non è stato scritto dei bagni dovrò fare la DIA in sanatoria. Giusto ?
2) Dopo tramite un tecnico, faccio fare al catasto la variazione con dicitura "Diversa Distribuzione degli Spazi Interni" ed inserendo come anno di realizzazione dell'ultima ristrutturazione l'anno 1967 e il numero della denuncia di costruzione e/o eventuale DIA in sanatoria senza pagamento di sanzione (?) perchè superati i 5 anni e quindi solo l'onere per la variazione. Giusto ?
3) Il comune, ricevendo in seguito dal catasto la nuova R.C. e classamento può richiedermi sanzioni, interessi e differenza di ICI per gli ultimi 5 anni e potrebbero anche non essere pochi se oltre al numero di vani aumentano di molto la classe (attualmente è A/2 classe 3). Poi mi potrebbe chiedere la sanzione per non aver fatto la variazione della dichiarazione ICI per la modifica della R.C. a causa della ristrutturazione anche se antecedente alla prima dichirazione ICI fatta tanto tempo fà. Giusto ?

Mi dai una conferma ? Ti ringrazio moltissimo per la gentilezza e per la disponibilità. Penso che molti leggendo queste cose ... sapranno più cose sull'argomento e semmai staranno più attenti. Ciao.
 

gcava

Membro Attivo
Professionista
1) esattamente.
2) si, io in dicitura oltre a "diversa distribuzione degli spazi interni" normalmente aggiungo anche "ristrutturazione", per il resto confermo quanto hai riportato.
3) per l'ICI il calcolo giusto te lo deve fare il comune, per la classe potrebbe ancora starci un A/2 di classe 3....chiaramente il tuo tecnico, vedendo esattamente l'immobile, ti saprà consigliare meglio.
A presto
 

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