griz

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Professionista
ragazzi! non ha senso fare queste discussioni, è provato che in inverno chiudere il riscaldamento per qualche ora mentre si è fuori non produce alcun risparmio, infatti per riscaldare adeguatamente al rientro l'impianto dovrà impiegare la stessa energia che avrebbe impiegato a mantenere la temperatura stabile, però se un soggetto vive saltuariamente in casa e pensa di poter risparmiare chiudendo il riscaldamento bisogna permettrgli di farlo e pagherà quello che realmente ha consumato
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Non hai mai preso il taxi? Paghi la stessa cifra qualunque sia la durata del tragitto? Paghi in base al reddito anziché al tempo? Suvvia!
L'esempio è poco calzante. Il tassametro dei taxi va a ettometri compiuti in base alla velocità (da qui la lentezza dei taxi), ma quando le ruote sono ferme scatta il temporizzatore per cui ogni tot minuti hai uno scatto equivalente all'ettometro.
Comunque quello che volevo dire io in parte l'ha detto @griz. Volevo solo aggiungere che coloro i quali insistono con il principio di "pagare quello che consumi" è contraddetto dalla prassi che ormai sta prendendo piede di suddividere i costi tra spese volontarie (cioé i consumi) e spese involontarie (cioé le dispersioni in senso lato: quelle dovute alla struttura dell' impianto e quelle dei locali tenuti spenti).
IL 30%, ma a volte anche il 50%, del costo del riscaldamento viene suddiviso secondo i vecchi m/m di riscaldamento (anche se dovrebbe essere redatta una tabella millesimale che si basa su altri principi) solo il restante 70% (o 50%) secondo i consumi misurati. Inoltre c'é il costo fisso delle letture che viene pagato direttamente dall'utente e non messo nella gestione del condominio: si paga in base al numero delle letture che è proporzionale ai contabilizzatori installati.
Molta gente, estendendo il principio di pagare solo quello che consuma, pensa di non pagare nulla se chiude completamente la termovavola, io cerco di spiegare che non è così.
 

Un giocatore

Membro Assiduo
Proprietario Casa
Molta gente, estendendo il principio di pagare solo quello che consuma, pensa di non pagare nulla se chiude completamente la termovalvola, io cerco di spiegare che non è così.
Se la valvola funziona bene, quando viene chiusa non fa entrare l'acqua calda nel calorifero, quindi il calore non viene erogato nella sala ove sta il calorifero stesso. E' difficile capire questo?
Se tu tieni sempre chiuso il rubinetto dell'acqua, consumi acqua?
Ovvio, una parte sia pur minimo di calore passa comunque e inoltre c'è una quota di spesa da pagare a millesimi.
Magari mi dirai che è una rottura di scatole stare sempre ad aprire e a chiudere le valvole a seconda delle esigenze, ma tant'è.
Sbalio?
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Magari mi dirai che è una rottura di scatole stare sempre ad aprire e a chiudere le valvole a seconda delle esigenze,
tra le raccomandazioni scritte che l'installatore ha lasciato a mia sorella, fresca fresca di installazione di termovalvole e contabilizzatori, c'é quella del settaggio della termovalvola. In un altra discussione avevo allegato le raccomandazioni, vedo che non le hai lette per cui inserisco la parte che interessa questa discussione.

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