A quanto mi risulta ci si può staccare dall'impianto centralizzato con una certa semplicità solo nel caso ci siano anomalie di funzionamento che non consentano una normale erogazione del calore e si resta comunque obbligati a contribuire alle spese di manutenzione dell'impianto. C'è anche da considerare che i lavori per installare caldaie autonome possono essere molto costosi nel caso in cui si debbano collegare ad anello i termosifoni di un appartamento.Mi chiedo anche come sia possibile che nonostante la crescente attenzione al risparmio energetico non si possa imporre ai condomini di eliminare gli impianti centralizzati. Cosa dice la nuova riforma del condominio in merito? E se invece volessi fare un impianto autonomo, potrei staccarmi da sola? Posto che potrebbe non valere la pena...
Credo sia più conveniente puntare sui contabilizzatori di calore + valvole termostatiche e, se fosse necessario cambiare la caldaia, sostituirla con una caldaia ad alto rendimento di ultima generazione.
Riporto quanto sentito dire: " un impianto centralizzato che riscalda, poniamo, 20 appartamenti, consuma meno che 20 caldaiette autonome". Dovrebbe comunque essere un tecnico a valutare ogni singolo impianto.Dico follia perchè è uno spreco enorme di energia oltre che di soldi mantenere un sistema centralizzato.