IMontanari
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Sono proprietaria per successione (insieme a 4 parenti) di un terreno agricolo di 4.500 mq in provincia di Forlì, appena fuori da un centro storico e sito in prossimità di un fiume ( la zona è periurbana e denominata parco fluviale). Il terreno è pianeggiante e coltivato principalmente a frutteto. I confinanti sono altri terreni agricoli e un terreno della Curia appena reso edificabile dove stanno per costruire lotti di condomini e parcheggi di iniziativa pubblico-privata.
SITUAZIONE ATTUALE
-> Il comune ci ha chiesto la costituzione di una SERVITU' PERPETUA per il passaggio delle fognature bianche sino al fiume. La servitù dovrebbe passare lungo 2 lati del perimetro del terreno, per una lunghezza di 116m e larghezza 5m. L'indennizzo propostoci è di 15 eur al metro lineare, per un tot di 1.740 eur.
-> Il nostro terreno è compreso in una zona che il PSC del Comune ha destinato alla riqualificazione urbanistica, ovvero i proprietari, in comune tra loro, possono presentare una proposta edificatoria al Consiglio Comunale che valuta un eventuale accordo pubblico-privato in merito, per inserire il progetto nel POC quinquennale ( questo significa possibilità che il terreno da agricolo diventi edificabile, con conseguente aumento di valore..)
Ora considerando che da tutte le informazioni che sono riuscita a trovare su internet il valore attuale medio del terreno agricolo dovrebbe aggirarsi intorno ai 20.000 eur, ed ha un indice di edificabilità pari a 0,1 mq/mq.
QUESTIO
Vorrei chiedere gentilmente secondo voi quale è la soluzione migliore da adottare?
Nel caso accettassimo la servitù vorrei chiedere un indennizzo ben maggiore, considerando la svalutazione del terreno e il mancato profitto futuro, ma allo stesso tempo vorrei contrattare con il comune la proposta di edificabilità, in modo da poter rivendere il terreno in futuro ad un costruttore o alla curia stessa.
grazie per il vostro aiuto
isabella
SITUAZIONE ATTUALE
-> Il comune ci ha chiesto la costituzione di una SERVITU' PERPETUA per il passaggio delle fognature bianche sino al fiume. La servitù dovrebbe passare lungo 2 lati del perimetro del terreno, per una lunghezza di 116m e larghezza 5m. L'indennizzo propostoci è di 15 eur al metro lineare, per un tot di 1.740 eur.
-> Il nostro terreno è compreso in una zona che il PSC del Comune ha destinato alla riqualificazione urbanistica, ovvero i proprietari, in comune tra loro, possono presentare una proposta edificatoria al Consiglio Comunale che valuta un eventuale accordo pubblico-privato in merito, per inserire il progetto nel POC quinquennale ( questo significa possibilità che il terreno da agricolo diventi edificabile, con conseguente aumento di valore..)
Ora considerando che da tutte le informazioni che sono riuscita a trovare su internet il valore attuale medio del terreno agricolo dovrebbe aggirarsi intorno ai 20.000 eur, ed ha un indice di edificabilità pari a 0,1 mq/mq.
QUESTIO
Vorrei chiedere gentilmente secondo voi quale è la soluzione migliore da adottare?
Nel caso accettassimo la servitù vorrei chiedere un indennizzo ben maggiore, considerando la svalutazione del terreno e il mancato profitto futuro, ma allo stesso tempo vorrei contrattare con il comune la proposta di edificabilità, in modo da poter rivendere il terreno in futuro ad un costruttore o alla curia stessa.
grazie per il vostro aiuto
isabella