russo anna maria

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QUESITO.
Ai fini del miglior utilizzo dell'area di parcheggio rirervata ai disabili (parcheggio non personalizzato), il disabile titolare di patente ed effettivamente guidatore della propria auto, ha precedenza nell'utilizzo di detta area rispetto a chi, benché provvisto dello stesso contrassegno, non é guidatore o comunque rispetto a chi é solo accompagnatore del disabile? Esiste una disposizione di legge in merito?
Qualcuno mi può dare indicazioni in merito?
A parer mio l'accompagnatore,persona normodotata,dopo aver accompagnato il disabile in loco, dovrebbe liberare il posto in tempi più o meno brevi parcheggiando altrove visto che é in grado di farlo,a differenza del disabile guidatore, specie se trattasi di persona con gravi difficoltà di deambulazione.
Grazie!
 

Luigi Barbero

Membro Senior
Proprietario Casa
Non è solo questione di buon senso. Poniamo che l'accompagnatore del disabile lo faccia scendere in prossimità del parcheggio per disabili e poi vada a cercarne uno libero nelle vicinanze. Magari anche nelle strisce blu.
A Roma, come credo in tutte le grandi città, può rivelarsi un'impresa quasi impossibile a meno di un grosso colpo di fortuna con la "C" maiuscola. Nel frattempo, il disabile che fa?
E dopo avere sbrigato la pratica, la commissione, la visita ecc. il disabile sta lì impalato ad aspettare che l'accompagnatore vada a recuperare la macchina, torni indietro e per riprenderlo a bordo si fermi magari in doppia fila intralciando il traffico o rischiando una multa se c'è un vigile pignolo e fiscale nelle vicinanze?
Perciò a mio modo di vedere, la precedenza nell'uso del parcheggio è di ordine "cronologico". Ossia, molto cinicamente (purtroppo) chi prima arriva........
 

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