ho sempre pagato le utenze
Quand'anche tu fossi in grado di dimostrare di aver pagato acqua, luce, gas, telefono, condominio, resta fermo il diritto di tuo padre di disporre al 100% dell'immobile da te parzialmente occupato, questo fino al giorno della sua morte.
L'usufrutto esiste apposta per questo.
Se hai bisogno di liquidità puoi solo tentare di vendere la nuda proprietà.
Il donante è ancora in vita, e la donazione impedisce a potenziali acquirenti di ottenere un mutuo dalle banche, finché non siano decorsi almeno VENT'ANNI dal giorno della donazione.
Nessun acquirente si assume il rischio di acquistare la nuda proprietà proveniente da una donazione che ha vent'anni di tempo per essere revocata tramite l'azione di riduzione e/o l'azione di restituzione intrapresa da potenziali aventi diritto di cui oggi magari non conosci neanche l'esistenza.
L'unica cosa ahimé sensata da fare, è attendere il giorno del decesso di un padre così degenere, e nel frattempo ricorda che sei tenuta alla sola contribuzione delle spese STRAORDINARIE, cioè le ristrutturazioni. La logica vuole che le spese straordinarie siano spese che danno valore aggiunto A TE, che un giorno diverrai proprietaria al 100%. Le spese ordinarie invece danno valore aggiunto SOLO ALL'USUFRUTTUARIO, perché sono spese a breve termine i cui benefici non sono durevoli. Questa è la logica di senso comune. Quindi, se ristrutturano la facciata esterna perché cadono pezzi di intonaco, dovrai pagare tu, nuda proprietaria. Se deve cambiare il vetro della finestra della cucina, paga tuo padre. Tanto per fare esempi.
Non ti deprimere, non sei sola. Io ho un appartamento che non posso vendere fino a Giugno 2020 perché proviene da una donazione, e - considerando acqua, luce, gas (telefono l'ho fatto disdire), condominio, IMU seconda casa, ta.ri. ridotta perché appartamento vuoto, mi costa circa 500 Euro al mese.
Come vedi, ognuno ha le sue rogne da grattarsi.
L'unico mio consiglio da amico, è: VATTENE DA QUELLA CASA, per la tua serenità!!!!!