la madre usufruttuaria può coabitare con chi vuole, e specie se necessita di assistenza per sè e per il figlio mentalmente instabile, non ci sono mezzi per impedirlo, cosa che del resto non sarebbe utile nemmeno a Domenico che, probabilmente si troverebbe a far fronte all'assistenza della madre. la madre ovviamente può accogliere in casa sua chi vuole e la sorella non dovrebbe impedirlo. alla morte della madre resta in capo al fratello il diritto di usufrutto e pertanto sarà lo stesso a decidere con chi abitare. qualora non possa farlo deciderà il tutore che lei potrà chiedere di affiancare al fratello. Dubito che un giudice, in caso di sisponibilità della sorella convivente, a svolgere questo ruolo ed in assenza di elementi seriamente ostativi decida per un tutore diverso. e dunque la soluzione del problema è rimandata a quando, tra mille anni, venuti meno tutti gli usufruttuari, resterà solo la proprietà e si potrà vendere il bene.