cercherò di essere breve.
L'unigeo nel gennaio dell'anno scorso fece un rapporto che io pretesi prima d consentire l'instalazione di un a nuova caldaia.Ovviamente avevo voti e deleghe sufficienti per fermare i lavori. Il condominio in cui vivo è formato da u area di complessivi 10500 mtquadri dove sono state erette 10 palazzine di cinque piani (piano terra +4 piani) in zona colli portuensi.
Dopo la relazione s è deciso di installare la caldaia e poi non si è fattopiù niente atteso il fatto che am.re se ne andrà a fine mese (Dio sia lodato) .
La relazione dice fra l'altro che l'area facente parte della riva destra idrografica del fiume Tevere è, a differenza delle altre zone della capitale , costituita da depositi continentali limoso-sabbiosi ed argillosi ,instabili in alcune zone di Monteverde vecchio( frana di Villa Sciarra ecc) a causa generalmente di una inadeguata regimazione delle acque superficiali. Nel nostro caso , presumibilmente sopra depositi limo sabbiosi vi sono molto probabilmente riporti di origine antropica , generati dalle attività di sbancamento pr la realizzazione delle fondazioni e dei piani seminterrati delle palazzine,mal costipati e costituiti purtroppo da rifiuti di ogni genere , provenienti dal cantiere edilizio.
Tali riporti, insieme ai citati depositi naturali sottostanti sono facilmente erodibili da acque meteoriche dilavanti e perdite d'acqua concentrate, provenienti dalle oramai vetuste reti idriche presenti nel sottosuolo.
Per concludere nella mia palazzina si sono aperte diverse fessure di pochi millimetri che si sono allargate ad alcuni centimetri e che l'ammre uscente ha tappato con malta cementizia La stessacosa sta avvenendo ad un'altra palazzina.
Come dovrei agire secondo voi ?