@
jac1.0 ,
In un altro thread, ora depurato dalla furia iconoclasta ed integralista dei neosalafiti, mi avevi posto una domanda circa l'origine dei dittonghi nella lingua rumena. Con certezza non lo so, ma potrei fare delle ipotesi. Potrebbe derivare dalla pronuncia delle vocali (o mezze vocali) caratteristica delle popolazioni ( I Daci) assoggettate da Roma ad una nuova lingua. La pronuncia, specialmente quando appresa in casa, è molto difficile da modificare soprattutto in tempi in cui gli scambi culturali e lo spostamento delle persone erano scarsi. Per cui certi difetti o caratteristiche si trascinano per secoli. E' il caso per esempio del raddoppio delle consonanti caratteristico dei sardi, fenomeno già segnalato da famosi scrittori latini già 2000 anni fa.
Altro esempio è la caratteristica "
r moscia " degli abitanti di Fidenza, del centro storico di Parma, o di Pavia, di sicura origine longobarda, essendo stata quest'ultima città la capitale del loro regno per secoli.
La stessa caratteristica "r francese" è dovuta all'influenza dei franchi di Carlo Magno, popolo di origine tedesca.
MI chiedo da dove possa venire la caratteristica " r moscia" dei Nobili ( o presunti tali) della Napoli Bene (?), per intenderci la pronuncia dell' onorevole Rotondi o dell'ex Ministro della salute ( dello scandalo farmaceutico) Francesco De Lorenzo.
Che anche loro siano "nipotini" dei Longobardi stanziatisi a Capua e Benevento per secoli ? Del resto i cognomi come Longobardi, Lombardo e Lombardi nella zona sono molto diffusi.