uva

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Allora sarà come dici tu.

Nel qual caso i proprietari miei conoscenti sono in regola perché, come avevo già scritto,
Dal punto di vista dei lavori, i proprietari si sono limitati ad aprire una porta che collega il soggiorno dell'ex trilocale alla camera da letto dell'ex bilocale.

Nessun lavoro sugli impianti, né opere edili o di altro tipo.
E' stata solo aperta una porta che collega due stanze prima divise da un muro.

L'appartamento derivante dalla fusione è composto da due camere da letto, due cucine abitabili, un soggiorno, due bagni e due piccoli ingressi. In totale sono circa 110mq.
 

basty

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Comunque interessante la storia degli impianti. Già in altra discussione su propit qualcuno sosteneva non potessero esistere due contratti (contatori) separati per la medesima unità. Francamente non ne vedo la ragione.
Se uno è proprietario di un castello....
 

Nemesis

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non potessero esistere due contratti (contatori) separati per la medesima unità
Non possono esistere due contratti di fornitura di energia elettrica nella stessa abitazione che (entrambi) godono della tariffa agevolata per uso domestico residente.
Che è cosa diversa da quanto sopra.
 

basty

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Non possono esistere due contratti di fornitura di energia elettrica nella stessa abitazione che (entrambi) godono della tariffa agevolata per uso domestico residente.
Che è cosa diversa da quanto sopra.
E' sicuramente probabile, anzi, detto da te, certo.

Ma non "sarebbe" una buona ragione. Nel senso che mi chiederei dove stia scritto che uno non possa per le più svariate ragioni avere due contatori nella medesima residenza.

Piuttosto troverei come ragione valida il fatto che le tariffe sono differenziate per scaglioni di consumo: parzializzare i consumi potrebbe costituire un indebito vantaggio.

Comunque hai ragione: entrambe sono di fatto ragioni valide per non avere due utenze attive nella medesima unità. Nel caso postato da Uva di fatto la situazione resta quindi anomala, non tanto per il permanere dei contatori (che sono inattivi), quanto che una parte dell'alloggio è rimasto non è dotato dei servizi primari. Ma è pur vero che forse anche oggi uno potrebbe vivere al lume delle candele.... senza che l'amministrazione abbia a ridire: area salotto romantico.
 

basty

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Infatti, non sta scritto da nessuna parte.
In un'abitazione, è possibile però avere un solo contratto con la tariffa uso domestico residente.
Certo. Ed avevo inteso dalla precisazione sopra che secondo te nulla vieterebbe avere in effetti due contratti (ovviamente solo uno abitativo residenziale). Qualcuno in passato aveva però affermato, non so con quale giustificazione, che non fosse possibile avere due contatori.
Io me lo spiego solo per il problema del frazionamento dei consumi: anche se contabilmente non sarebbe oggi difficile gestirne la fatturazione unica.
 

Gianco

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Professionista
perchè 2 impianti separati in una stessa unità non sarebbero a norma?
Certamente, la fusione di due unità non necessariamente deve essere comunicata al fornitore dell'energia elettrica, a quello del gas e dell'acquedotto. Però avere più contatori o gruppi di misura comporta si di godere delle agevolazioni dovute agli scaglioni inferiori. Pero i costi fissi probabilmente si divorano detti vantaggi. Piuttosto l'esistenza dei due impianti probabilmente è dovuta al fatto che collegare gli impianti delle due vecchie unità comporta costi anche considerando che uno dovrà essere staccato dalla rete di adduzione. Ed essendo interventi costosi forse saranno procrastinati a tempi migliori.
 

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