Luigi Criscuolo

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non devono essere aggiunte eventuali dispersioni che vengono segnate dai contatori posti all'interno del locale caldaia
questo è poco chiaro. Se la caldaia riscalda diversi edifici ha senso mettere i contatori per ripartire all'interno di ogni edificio quanta acqua calda è stata distribuita. La differenza tra quanta acqua calda è stata data al palazzo e la somma dei prelievi di calore dei condomini che abitano nel palazzo da le dispersioni.
 

Luigi Criscuolo

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visto che il termotecnico ha detto il 30%
il 30% è una stima tanto è vero che ogni anno gestionale questa cifra può essere rivista ed approvata. Se avete un contacalorie sulla mandata della caldaia ed avete i ripartitori è possibile calcolare, dati alla mano, quante sono le dispersioni non c'è bisogno di una stima che si basa su di un calcolo empirico. La dispersione si ripartisce come ho scritto nel mio primo intervento.
 

Dimaraz

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Luigi Criscuolo

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Non letta, ma il buon senso me lo suggerisce.
Le perdite della rete di distribuzione sono espresse in kilowattora ( valore sempre fisso che non cambia più se non si cambia la rete); mentre le perdite stagionali di rete che possono variare di anno in anno, sono espresse in percentuale sul consuntivo dei costi di acquisto del metano (che è un carburante)
Le prime sono legate alla prestazione energetica dell' edificio, che se non subisce interventi di coibentazione termica nella sua globalità, quella è e quella rimane. E' un dato che interessa tutti i condòmini, perché riguarda sopratutto le parti comuni del fabbricato (come muri perimetrali, finestre, tetto).
L'assemblea approva il criterio di ripartizione perdite legate all'andamento della stagione, e quindi il calcolo delle quote spettanti a ciascuna unità immobiliare. Quindi, né più né meno come per le tabelle millesimali di proprietà, va ratificata dalla assemblea con 1000/1000.
Diverso invece è il discorso sul valore della percentuale delle perdite stagionali che è calcolata alla fine della stagione e che quindi va approvata dalla assemblea con la maggioranza dei presenti che abbiano almeno 500/1000.
La Legge Regionale della lombardia prescrive la ratifica assembleare di quanto appena scritto.

Carburante ???!!!!
da vocabolario Treccani on line:
carburante s. m. [part. pres. di carburare]. – Combustibile capace di dare, una volta mescolato intimamente con l’aria, una miscela infiammabile, prevalentemente usato per alimentare motori a combustione interna. I carburanti possono avere stato gassoso, come il metano, oppure liquido come la benzina e il petrolio; con riguardo agli usi, si distinguono, per es., un c. per auto (o c. auto), un c. per aviazione (o c. avio), un c. per motori Diesel, un c. per turbine a gas, ciascuno dei quali caratterizzato da particolari requisiti. Carburanti di sostituzione: prodotti di origine non petrolifera (alcol metilico ed etilico, ecc.), destinati a essere miscelati con la benzina in quantità diverse per l’alimentazione dei motori a combustione interna, al fine di ridurre il consumo di petrolio pur mantenendo quasi inalterato il potenziale termico.
 

Dimaraz

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Non letta, ma il buon senso me lo suggerisce.

Male... se ti affidi al "buon senso" dovresti premetterlo prima che qualcuno fraintenda una tua esposizione e comunque non devi perdere la "coerenza" di un ragionamento: non possono servire 2 maggioranze diverse sulla stessa tipologia di spesa.

Ps.
Il metano e qualsivoglia "fonte" energetica ė un carburante fintanto che lo usi per alimentare mezzi semoventi... quando lo usi per generare calore più corretto definirlo combustibile.
 

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