Crede che qualcuno potrebbe mettersi davanti alla mia porta a misurare il tempo della mia permanenza in magazzino?
non c'è bisogno.
Siccome sono datato in età racconterò un episodio accaduto più o meno 50 anni fa. Nella casa dove abitavo allora c'era un giovane condomino trentenne, capofamiglia, che amava il fai da te. Così attrezzò la sua cantina seminterrata, che aveva tre finestrelle, con banco di lavoro, morsa, trapano, sega circolare, saldatrice ecc...ecc... . Il suo hobby era come il tuo, quello di costruire mobiletti e scaffali su misura in legno per se e per gli amici e parenti. Siccome gli venivano bene e costavano poco, la voce si diffuse e questo hobby diventò un secondo lavoro: il primo era quello di giuntista in Telecom. Ora una sera,prima di cena, mentre si trovava a lavorare in cantina, non si sa come, è avvenuto un corto circuito: il quadro elettrico che aveva installato in cantina ha preso fuoco. Lui non è riuscito a domare il principio di incendio; vicino, il locale era un 3,5x4,0 m, c'erano gli scarti di legno ed uno scaffale con i solventi; l'incendio è partito; il soggetto è scappato dalla cantina; ha bussato alla porta del condomino del piano rialzato, lui abitava al terzo piano, ed ha chiesto di chiamare i pompieri, non c'erano ancora i telefonini; tutto il palazzo è rimasto senza luce. I pompieri sono usciti hanno spento l'incendio, ma sono usciti anche i Vigili Urbani, i quali facendo il sopralluogo hanno contestato l'esercizio abusivo di arte e mestiere in locale non idoneo, in quanto, per quantità di materiale rinvenuto e per la qualità delle attrezzature presenti nella cantina, non avevano creduto ad una sporadica attività hobbystica, anche perché facendo una rapida indagine, consultando i condomini, qualcuno si era lamentato dei rumori che provenivano dalla cantina Non so come finì con i Vigili Urbani, ma so che il condominio chiese i danni per l'annerimento della parete condominiale causato dal fumo che era uscito dalle finestrelle e per i danni cagionati al corridoio delle cantine dal pompieri per spegnere l'incendio. Il tizio non aveva alcuna assicurazione personale, l'assicurazione condominiale copriva solo i danni causati dal condominio a terzi non aveva l'estensione della clausola per i danni causati da condomini ad altri condomini, così il povero Cristo dovette pagare a rate i danni causati al condominio. Dopo un 5/6 anni dal fatto riuscì a vendere l'appartamento e si trasferì con la famiglia fuori città: non so se riprese il suo hobby.