Salve,
mi trovo nella seguente situazione.
mia madre è deceduta da poco più di 2 anni, dal 2005 era interdetta e la tutela era di mia sorella.
Dal 2002 al momento dell'interdizione ci sono stati frequenti e corposi prelevamenti dal conto, si cointestato, ma che aveva mia madre come unica "contribuente". Dopo il decesso, alla presentazione dell'ultimo rendiconto, ho presentato al Giudice Tutelare (così come ho fatto per tutti gli anni) le mie considerazioni sullo stesso in quanto incompleto, falso e senza giustificativi di spesa.
Il Giudice ha si mandato gli atti in procura ma data l'irrisorietà della somma di cui si parla non credo procederà oltre.
Dopo il decesso è spuntato fuori un testamento a favore del figlio della tutrice (interdetto anche lui), redatto nel 2003 all'età di 93 anni, sul C/C sono arrivati degli affitti per i mesi precedenti che dallo stesso sono spariti, i ratei di 13^ sono lo stesso spariti, il credito vantato verso la casa di riposo per la mensilità anticipata è stato dalla stessa tutrice donato all'istituto (non erano tutti soldi suoi però).
All'apertura dell'inventario per quest'ultimo non sono stati riportati i debiti di mia nonna, i potenziali debiti per un contratto di locazione non più registrato dal 2000, le disponibilità, anche se poche, ancora presenti.
Mia madre era proprietaria di 1/3 di due appartamenti in condominio di 4 dove gli altri 2 sono di mia proprietà, di tali appartamenti si sono disinteressatti totalmente, io sostengo dal 2002 le spese condominiali relative alla luce scale, la quota fissa di acqua, ho fatto lavori in economia e non per il decente funzionamento dello stabile. Lo stabile però ha bisogno di lavori urgenti che non posso affrontare da solo essendo lo stabile del 1968 e da allora senza nessun lavoro sulla parte in successione, i parapetti non sono solidi e l'intonaco si è staccato in più punti con pericolo per chi passa sotto, c'è dell'aminato da smaltire, dalle due finestre delle scale quando piove a vento entra acqua, un vetro delle stesse è rotto con pericolo di caduta.
Andrò a breve da un legale per fare qualcosa. Vorrei però un vostro consiglio per far si che ci sia interesse per l'immobile e la sua manutenzione con la partecipazione di tutti e per far si che l'inventario ultimo sia almeno "reale" e "omnicomprensivo".
Grazie
mi trovo nella seguente situazione.
mia madre è deceduta da poco più di 2 anni, dal 2005 era interdetta e la tutela era di mia sorella.
Dal 2002 al momento dell'interdizione ci sono stati frequenti e corposi prelevamenti dal conto, si cointestato, ma che aveva mia madre come unica "contribuente". Dopo il decesso, alla presentazione dell'ultimo rendiconto, ho presentato al Giudice Tutelare (così come ho fatto per tutti gli anni) le mie considerazioni sullo stesso in quanto incompleto, falso e senza giustificativi di spesa.
Il Giudice ha si mandato gli atti in procura ma data l'irrisorietà della somma di cui si parla non credo procederà oltre.
Dopo il decesso è spuntato fuori un testamento a favore del figlio della tutrice (interdetto anche lui), redatto nel 2003 all'età di 93 anni, sul C/C sono arrivati degli affitti per i mesi precedenti che dallo stesso sono spariti, i ratei di 13^ sono lo stesso spariti, il credito vantato verso la casa di riposo per la mensilità anticipata è stato dalla stessa tutrice donato all'istituto (non erano tutti soldi suoi però).
All'apertura dell'inventario per quest'ultimo non sono stati riportati i debiti di mia nonna, i potenziali debiti per un contratto di locazione non più registrato dal 2000, le disponibilità, anche se poche, ancora presenti.
Mia madre era proprietaria di 1/3 di due appartamenti in condominio di 4 dove gli altri 2 sono di mia proprietà, di tali appartamenti si sono disinteressatti totalmente, io sostengo dal 2002 le spese condominiali relative alla luce scale, la quota fissa di acqua, ho fatto lavori in economia e non per il decente funzionamento dello stabile. Lo stabile però ha bisogno di lavori urgenti che non posso affrontare da solo essendo lo stabile del 1968 e da allora senza nessun lavoro sulla parte in successione, i parapetti non sono solidi e l'intonaco si è staccato in più punti con pericolo per chi passa sotto, c'è dell'aminato da smaltire, dalle due finestre delle scale quando piove a vento entra acqua, un vetro delle stesse è rotto con pericolo di caduta.
Andrò a breve da un legale per fare qualcosa. Vorrei però un vostro consiglio per far si che ci sia interesse per l'immobile e la sua manutenzione con la partecipazione di tutti e per far si che l'inventario ultimo sia almeno "reale" e "omnicomprensivo".
Grazie