Ho effettuato una denuncia via web (attraverso il portale della polizia postale) per una truffa subita nella compravendita di un telefono oggetto di annuncio (oggetto pagato ma non ricevuto tramite acquisto su subito.it); quindi mi sono recato in questura per formalizzare la denuncia e fornire gli “ultimi” dettagli necessari.
L’ufficiale addetto, in base ai dati a me forniti (nome, cognome codice fiscale, iban, num. telefono, num. carta d’identità) del truffatore, ha identificato quest’ultimo, essendo già presente altre denunce a suo carico, per truffe effettuate in modalità similare a quella da me subita.
Mi resta da decidere se confermare la denuncia, e quindi essere eventualmente disposto ad andare nel luogo di residenza del truffatore (distante circa 300 km) col rischio che poi non riesca neppure ad ottenere il risarcimento per la somma che mi è stata “rubata”.
Stando all’ufficiale non è comunque detto che io venga chiamato per testimoniare, visto che a quanto pare la situazione risulta chiara ed il fatto evidente.
La questione è... oltre a non essere risarcito della somma per la quale sono stato truffato... c'è il possibile/probabile rischio/beffa che io debbe ulteriormente metterci del denaro di tasca mia ?
Quali sono le (minime) possibilità che verossimilmente avrei di recuperare la cifra per la quale sono stato truffato ?
Il fatto che i dati anagrafici e le relative informazioni siano dati reali... lascia comunque il tempo che trova ?
L’ufficiale addetto, in base ai dati a me forniti (nome, cognome codice fiscale, iban, num. telefono, num. carta d’identità) del truffatore, ha identificato quest’ultimo, essendo già presente altre denunce a suo carico, per truffe effettuate in modalità similare a quella da me subita.
Mi resta da decidere se confermare la denuncia, e quindi essere eventualmente disposto ad andare nel luogo di residenza del truffatore (distante circa 300 km) col rischio che poi non riesca neppure ad ottenere il risarcimento per la somma che mi è stata “rubata”.
Stando all’ufficiale non è comunque detto che io venga chiamato per testimoniare, visto che a quanto pare la situazione risulta chiara ed il fatto evidente.
La questione è... oltre a non essere risarcito della somma per la quale sono stato truffato... c'è il possibile/probabile rischio/beffa che io debbe ulteriormente metterci del denaro di tasca mia ?
Quali sono le (minime) possibilità che verossimilmente avrei di recuperare la cifra per la quale sono stato truffato ?
Il fatto che i dati anagrafici e le relative informazioni siano dati reali... lascia comunque il tempo che trova ?