Salve a tutti!
Il mio quesito è questo e ringrazio in anticipo chi vorrà aiutarmi a risolverlo!
Intanto non so se ho collocato il quesito nell'area giusta, ma provo a formularlo....
Sono proprietario di un appartamento costruito nell'area 167 nel 1984 ed ora dopo molti anni e diverse vicissitudini il Comune accetta di fare la trasformazione da diritto di superficie a diritto di proprietà. Per effettuare l'operazione ci ha chiesto di fare a nostre spese il frazionamento, che a tutt'oggi non esiste, dell'intera area su cui sorge la 167 (sono 51 alloggi distribuiti in blocchi di n. 6 appartamenti), poi ci ha proposto un prezzo per la trasformazione di circa 4.000 € ad appartamento (attribuito in base al valore catastale dell'immobile) e naturalmente di farci carico delle spese notarili ed eventuali sanatorie per difformità interne agli edifici.
Insomma dai conteggi più o meno approssimati fatti dal consiglio di amministrazione del condominio ne scaturisce un costo complessivo di circa 6.000€ ad appartamento, con l'eliminazione di tutti i vincoli previsti dalla legge.
Chiedo, al di là degli indubbi benefici per un'eventuale futura compavendita, è congrua la richiesta avanzata dal Comune?
Grazie e buona giornata.:daccordo:
Il mio quesito è questo e ringrazio in anticipo chi vorrà aiutarmi a risolverlo!
Intanto non so se ho collocato il quesito nell'area giusta, ma provo a formularlo....
Sono proprietario di un appartamento costruito nell'area 167 nel 1984 ed ora dopo molti anni e diverse vicissitudini il Comune accetta di fare la trasformazione da diritto di superficie a diritto di proprietà. Per effettuare l'operazione ci ha chiesto di fare a nostre spese il frazionamento, che a tutt'oggi non esiste, dell'intera area su cui sorge la 167 (sono 51 alloggi distribuiti in blocchi di n. 6 appartamenti), poi ci ha proposto un prezzo per la trasformazione di circa 4.000 € ad appartamento (attribuito in base al valore catastale dell'immobile) e naturalmente di farci carico delle spese notarili ed eventuali sanatorie per difformità interne agli edifici.
Insomma dai conteggi più o meno approssimati fatti dal consiglio di amministrazione del condominio ne scaturisce un costo complessivo di circa 6.000€ ad appartamento, con l'eliminazione di tutti i vincoli previsti dalla legge.
Chiedo, al di là degli indubbi benefici per un'eventuale futura compavendita, è congrua la richiesta avanzata dal Comune?
Grazie e buona giornata.:daccordo: