basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Certamente non godrebbe della detrazione nel caso di locazione. Non avrebbe la detenzione materiale e diretta dell'immobile. Per quanto riguarda invece il "cedere", bisogna vedere che cosa si "ceda".
Se vende l'immobile, perde la detenzione materiale e diretta ....: come può conservare le detrazioni?
 

plutarco

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Proprietario Casa
Per
Aggiungo una semplice considerazione, fermo restando che sui motivi che hanno spinto il legislatore a fare tale scelta c'è ben poco da dire e da fare.

Devi semplicemente porti questa domanda: AL NETTO DELLE TASSE, quanto mi può rendere questo appartamento? X Euro l'anno. Altra domanda che ti devi fare: alla luce delle ristrutturazioni edilizie, quanto posso recuperare d'IRPEF ogni anno, e per quanti anni?

Sulla base delle risposte che ti darai, farai un calcolo e stabilirai cosa ti conviene fare.

Faccio un esempio. Con l'affitto riesci magari a guadagnare 6000 Euro netti l'anno (500 euro netti al mese). Però il de cuius aveva fatto una ristrutturazione edilizia molto "pesante" spendendo 45.000 Euro, di cui la metà (22.500 Euro) puoi recuperarne in 10 anni. Ipotizziamo che il de cuius non abbia recuperato nemmeno una rata.

In questo caso, 22.500 : 10 = 2.250 Euro di recupero IRPEF annuale che ti spettano A PATTO DI NON AFFITTARE (oppure, MA FORTEMENTE SCONSIGLIATO, a patto di affittare IN NERO), contro 6.000 Euro l'anno netti di affitto.

In uno scenario del genere, ti conviene l'affitto.

Quindi non c'è una risposta univoca da darti, dipende dall'entità delle ristrutturazioni e da quanto può rendere questo appartamento affittandolo.

Ultima nota: puoi scegliere di vendere l'appartamento e prendere accordi con l'acquirente che i recuperi IRPEF per ristrutturazione edilizia dovranno restare alla parte VENDITRICE (cioè a te): ciò deve essere scritto nel testo del rogito notarile.
In questo caso incassi subito il valore di mercato dell'appartamento, paghi l'agenzia immobiliare, e continui a recuperare l'IRPEF per 10 anni o ciò che il de cuius non è riuscito a recuperare per morte sopravvenuta.
ò devi anche pensare che vi sono ancora investimenti nel mattone piuttosto redditizi.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Rileggi le risposte precedenti.
Sarò più arrugginito di quanto immaginassi, ma non trovo la risposta.

In caso di vendita o di donazione da parte dell’erede che ha la detenzione materiale e diretta del bene, le quote residue della detrazione non fruite da questi non si trasferiscono all’acquirente/donatario
Da questa prima risposta, si possono ipotizzare due conseguenze:
a) non si trasferiscono all'acquirente , perchè non si possono trasferire
b) Non si trasferiscono, perchè si perdono
Possessore aveva inteso la seconda:
- In caso di bene immobile ereditato (sul quale il de cuius ha effettuato ristrutturazioni edilizie), si perdono le detrazioni se si dà in locazione l'immobile, e si perdono ANCHE SE SI VENDE l'immobile EREDITATO
... ma tu lo hai smentito ...
No. Rimangono all'erede/alienante.
... al che rimane la stranezza: in caso si perda la detenzione diretta causa locazione, si perdono le detrazioni.
In caso si perda la detenzione perchè si vende, no?
Sembrerebbe un esito opposto alla regola che in caso di decesso del titolare, prevede il trasferimento delle quote residue all'erede, purchè questo mantenga il possesso materiale dell'immobile (o frase simile...)

Forse dalla logica del legislatore.... pretendo troppo.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
In caso si perda la detenzione perchè si vende, no?
No. Perché la legge espressamente prevede che in caso di vendita dell'unità immobiliare sulla quale sono stati realizzati gli interventi la detrazione non utilizzata in tutto o in parte è trasferita per i rimanenti periodi di imposta, salvo diverso accordo delle parti, all'acquirente persona fisica dell'unità immobiliare.
Ma se il venditore è l'erede che ha la detenzione materiale e diretta del bene, le quote residue della detrazione non fruite da questi non si trasferiscono all’acquirente.
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Dalla tua risposta rimane sempre in sospeso la risposta principale:

1) No. Perché la legge espressamente prevede che in caso di vendita dell'unità immobiliare sulla quale sono stati realizzati gli interventi la detrazione non utilizzata in tutto o in parte è trasferita per i rimanenti periodi di imposta, salvo diverso accordo delle parti, all'acquirente persona fisica dell'unità immobiliare.

2) Ma se il venditore è l'erede che ha la detenzione materiale e diretta del bene, le quote residue della detrazione non fruite da questi non si trasferiscono all’acquirente.

3) .... ma rimangono nella disponibilità dell'erede ,... o vengono perse?
 

basty

Membro Storico
Proprietario Casa
Appunto!!!
Che è un controsenso logico grosso come una casa rispetto alla limitazione imposta all'erede locatore. E non è il caso mi si ripeta "il tentativo di giustificazione logica" che già in passato mi avevi dato per spiegarmi la razio del vincolo riguardante l'erede locatore.
 
U

User_29045

Ospite
Purtroppo @basty è così: se affitti, perdi le detrazioni. Se vendi, mantieni le detrazioni.

Se detieni l'immobile senza affittarlo, mantieni le detrazioni.

Controsenso o no, così il legislatore ha disposto.

Per poter affittare senza perdere le detrazioni, devi vendere a uno di famiglia e far affittare a lui.
 
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