mi sembra che l'amore tra i coniugi sia un pò sopito.
In ogni caso io consiglio di informarsi cosa prevede il c.c. in caso di successione ereditaria e leggersi cosa prevede il diritto di famiglia in caso di matrimonio con regime di comunione dei beni.
In ogni caso il coniuge sposato in regime di comunione dei beni può disporre del 50% delle proprietà acquisite durante il matrimonio e del 100% dei propri beni personali acquisiti sia prima che in costanza di matrimonio.
Quindi del valore della massa dei beni, il c.c. in caso di testamento prevede che 1/4 (cioè il 25%) sia riservato al coniuge superstite, che avrà anche il diritto di abitazione sulla casa coniugale e l'uso del mobilio in essa contenuto; 1/2 (cioè il 50%) sia riservato ai figli, da dividere in parti uguali (1/6 a testa pari al 16,67%); 1/4 (cioè il 25%) sia la quota della quale il testante può disporre liberamente e destinarlo a chiunque: dall'amante al figlio prediletto, al nipote di giovane speranze.
Il testante può anche dare una suddivisione differente da quella prevista dal c.c. si apre uno scenario che prevede due possibilità: o le disposizione vengono rispettate, quindi il testamento diventa operativo, oppure se uno dei legittimari (coniuge superstite o uno dei figli o uno dei genitori del testante se mancassero i figli) chiede che venga rispettata la suddivisione prevista dal c.c. , il giudice, al quale si deve rivolgere, provvederà a correggere le disposizioni testamentarie in modo che venga rispettato il valore delle quote legittime.
Se la moglie di
@Mimmo53 ha già anticipato verbalmente di volere tutti i beni del marito non credo che sia disposta a transigere qualora sia intaccata la sua quota di legittima.