ma che cos'e' questa storia delle quote. ho 2 figli e 1 marito
Allora la mia precedente frase deve essere così modificata:
Se la suddivisione del tuo patrimonio tra tuo marito e i due figli dovesse ledere le quote a cui ciascuno di loro ha diritto, il testamento sarà valido. Ma il legittimario "leso" potrà agire in riduzione (contro gli altri legittimari) per vedersi assegnata la sua quota dal giudice.
I legittimari sono le persone a cui la legge riserva in ogni caso una quota del patrimonio ereditario: nel tuo caso, sia tuo marito sia ciascuno dei tuoi due figli.
In base all'art. 542, comma 2 c.c., la quota riservata ai due figli è pari al 50% (quindi a ciascuno dei due figli deve essere riservata la quota del 25%). La quota riservata a tuo marito è pari al 25%. Dunque la restante parte, la cosiddetta quota disponibile (nel tuo caso il 25%), può essere destinata a chiunque.
In base all'art. 540 comma 2 c.c., a tuo marito sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto (quindi, tu) o comune (tra tuo marito e te). Questi diritti, però, non gravano sulla porzione di legittima, ma sulla porzione disponibile e, qualora questa non sia sufficiente, per il rimanente sulla quota di riserva del coniuge ed eventualmente sulla quota riservata ai figli.
In conclusione: dato che vorresti destinare il tuo patrimonio ereditario assegnando a ciascuno dei tuoi figli la proprietà esclusiva di singoli tuoi immobili, dovrai fare attenzione a calcolare il valore in modo da evitare il rischio che qualcuno dei tuoi eredi possa essere leso nella quota a lui spettante. Ciò potrebbe dare luogo a un'azione di riduzione.