Mike65

Membro Ordinario
Buongiorno,
gradirei conoscere il vostro parere.
Siamo 4 fratelli ed il testamento di mio padre ha privilegiato una figlia A che ha accudito negli ultimi anni di vita mio padre.
La restante parte della eredità non è stata poi a sua volta divisa in parti eguali, ma privilegiando in particolare la figlia B a discapito dell'altra figlia C e del sottoscritto figlio D.
In buona sostanza:
- La figlia A si trova a ricevere beni per un valore superiore alla quota della legittima + quota disponibile;
- La figlia B si trova a ricevere beni per un valore sostanzialmente in linea con la quota di legittima;
- I figli C e D si trovano a ricevere beni per un valore sensibilmente inferiori alla quota di legittima.
Tutto ciò premesso la volontà di noi figli C e D è quella di non impugnare il testamento a differenza della figlia B.
La mia idea è quella di pubblicare il testamento e procedere con la successione ed intestarci quello che nostro padre ci ha lasciati.
A questo punto volevo chiedere : che succede se la figlia B intenta una causa per impugnare il testamento?
Gli effetti eventuali sarebbero rivolti esclusivamente alla figlia A che è la sola ad avere ricevuto più di quanto previsto per legge?
In particolare per noi figli C e D si rimetterebbe in discussione l'intestazione delle proprietà che sono ben al di sotto del 50% del valore di legittima?

Saluti
 

Avvocato Luigi Polidoro

Membro Attivo
Professionista
Ciao, con l'azione di riduzione delle donazioni / disposizioni testamentarie per lesione di legittima vengono rimesse totalmente in discussione le modalità con le quali il defunto ha disposto del patrimonio in vista della morte, procedendo alla cosiddetta riunione fittizia: si ricostruisce il patrimonio del de cuius al momento della morte, se ne sottraggono i debiti, si riuniscono fittiziamente i beni di cui ha disposto con donazione e poi, sull'asse così formate, si individuano i valori di quota disponibile (art. 556 cc).
Se uno degli eredi esercita l'azione di riduzione, è necessario chiamare in causa tutti gli altri eredi, non solo quello che ha ricevuto di più.
I figli C e D, per venire alla fattispecie, verranno evocati in giudizio e sarà assolutamente opportuno per essi parteciparvi. La decisione che emetterà il Giudice all'esito del giudizio, soprattutto in caso di accoglimento dell'azione di riduzione, non potrà non riguardare anche loro.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
Se uno degli eredi esercita l'azione di riduzione, è necessario chiamare in causa tutti gli altri eredi, non solo quello che ha ricevuto di più
Sarà "opportuno", per ottenere una sentenza che sia opponibile nei confronti di ciascuno di essi. Ma non "necessario".
L'azione di riduzione è di natura personale, individuale e divisibile. Non comporta un litisconsorzio necessario. Né dal lato attivo, né da quello passivo.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
ma se l'azione di riduzione è personale e la sorella b, avendo avuto il giusto, per quale motivo dovrebbe farla? a meno che alla sorella b si uniscano i fratelli a cui è stata toccata la quota di legittima, allora sì che il tutto avrebbe un senso
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Infatti se i "lesionati " siete voi perchè parla la sorella che non gli gioverebbe niente?:fiore:
Probabilmente la sorella dissidente pensa che la sua parte sia di più di quella che il padre le ha lasciato per disposizione testamentaria. D'altrocanto l' O.P. dice che lei ha avuto un valore sostenzialmente in linea con la legittima. E' questo "sostanzialmente" che fa discutere.
 

arciera

Membro Senior
Proprietario Casa
e quanto è in gioco? prima fare due conti e poi suonare un pò di musica, come dice jacO. (anche se il senso unico dovrebbe ogni tanto alternarlo)
 

Mike65

Membro Ordinario
A spanne vi posso dire che la situazione è questa.
Totale patrimonio : 408 k
Quota legittima: 68 K
Quota disponibile : 136 k
Da testamento le proprietà sono state divise cosi:
- Figlia A 280 k
- Fikglia B 75 k
- Figlia C 27 k
- Figlio D 27 k

Dal notaio abbiamo accettato tutti tranne la figlia B che è la sola a riservarsi l'eventuale impugnazione del testamento.

Ebbene si, avete capito bene, noi 2 figli che abbiamo ricevuto meno di tutti non siamo quelli che vorranno nel futuro impugnare il testamenyo.
Temo che per mia sorella B , se vorrò intrprendere un azione legale saranno soldi persi in avvocxati,CTU e CTP senza cavare un ragno dal buco......nel testamento mio padre ha espressamente indicatoche la quota disponibile la riservava per la figlia A.
Saluti
 

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