Salve,
sono proprietaria per 1/3 di un terreno (6000m2 che comprendono diverse particelle attigue ma separate in parte da altri fondi in due blocchi da 3000m2 circa) ereditato che si presenta in modo eterogeneo, ovvero vi sono parti più fruibili e altre prevalentemente boschive.
Da otto anni mi sono adibita al recupero attraverso la pulizia, piantumazioni, coltivazioni e lavori di migliorie e ripristino effettuati da terzi e pagati dalla sottoscritta con tacito e verbalmente espresso benestare degli altri comproprietari.
Questi, che hanno sempre manifestato una generale indifferenza e che menchemeno si sono operati nell'assistermi nelle migliorie sopracitate, hanno avanzato pretese sia di utilizzo che di possibile vendita.
Allo stato attuale mi interesserebbe sapere quale sia la mia posizione all'interno della vicenda. E quindi:
- se comproprietario X decide di inserirsi, posso fare valere i miei diritti di fruizione sulla porzione di terreno "occupato", che non supera la mia quota ideale di 2000m2 considerati tutti gli interventi fatti?
- se comproprietari X e Y decidono di mettere in vendita il terreno, magari a un prezzo inferiore a quello di mercato, quali sono i miei diritti oltre a quello di prelazione?
Immagino comprendiate le mie preoccupazioni, se i miei sforzi economici e pratici devono poi beneficiarne anche loro solo perché in parte proprietari non mi sembra giusto.
Sofia
sono proprietaria per 1/3 di un terreno (6000m2 che comprendono diverse particelle attigue ma separate in parte da altri fondi in due blocchi da 3000m2 circa) ereditato che si presenta in modo eterogeneo, ovvero vi sono parti più fruibili e altre prevalentemente boschive.
Da otto anni mi sono adibita al recupero attraverso la pulizia, piantumazioni, coltivazioni e lavori di migliorie e ripristino effettuati da terzi e pagati dalla sottoscritta con tacito e verbalmente espresso benestare degli altri comproprietari.
Questi, che hanno sempre manifestato una generale indifferenza e che menchemeno si sono operati nell'assistermi nelle migliorie sopracitate, hanno avanzato pretese sia di utilizzo che di possibile vendita.
Allo stato attuale mi interesserebbe sapere quale sia la mia posizione all'interno della vicenda. E quindi:
- se comproprietario X decide di inserirsi, posso fare valere i miei diritti di fruizione sulla porzione di terreno "occupato", che non supera la mia quota ideale di 2000m2 considerati tutti gli interventi fatti?
- se comproprietari X e Y decidono di mettere in vendita il terreno, magari a un prezzo inferiore a quello di mercato, quali sono i miei diritti oltre a quello di prelazione?
Immagino comprendiate le mie preoccupazioni, se i miei sforzi economici e pratici devono poi beneficiarne anche loro solo perché in parte proprietari non mi sembra giusto.
Sofia