Si però in Spagna la patrimoniale viene applicata in maniera diversa.
L’Impuesto Sobre El Patrimonio è basata sul valore dichiarato del patrimonio individuale complessivo (non solo gli immobili). Le aliquote variano da 0,20% a 2,5% su 8 scaglioni e sono previste forti deduzioni individuali e per l’abitazione propria.
Esiste poi, in analogia alla nostra I.C.I., anche l’Impuesto Sobre Bienes Inmuebles (IBI), imposta comunale applicata sul "valor catastral" con aliquote variabili dal 5 al 10 per mille.
Anche sull’imposta patrimoniale in Spagna pesa però un progetto politico di soppressione.
Le ragioni principali addotte per l’abolizione si concentrano sull’ incentivo alla fuga di capitali e sul disincentivo agli investimenti esteri, mentre altre critiche riguardano la complessità del tributo, la mancanza di trasparenza, l’eccesso dei costi di gestione e i costi di "compliance" dei contribuenti, ovvero i costi sopportati per adempiere correttamente al pagamento del tributo.
Tanto per informazione, l’imposta sul patrimonio netto è stata abolita in Irlanda (nel 1978), Austria (nel 1994) Danimarca (nel 1997) Germania (nel 1997) Olanda (nel 2001) , Islanda, Finlandia e Lussemburgo (nel 2006), Svezia (nei 2007). Il Giappone l’aveva già abolita nel 1950.
Le ragioni addotte per l’abolizione sono state molteplici. In diverse situazioni vi era stata una delusione diffusa rispetto al successo dell’imposta. In molti casi l’imposta si era rivelata sgradevole per i contribuenti e costosa da gestire per l’amministrazione finanziaria.
Va poi detto che le discussioni "tecniche" sulla tassazione patrimoniale vengono facilmente sopraffatte da ragioni di ordine ideologico, specialmente quando il patrimonio si considera capitale non meritato o addirittura "un furto" (Proudhon e parte degli ideologi marxisti), specialmente per trasferimenti a titolo gratuito e non frutto del lavoro e del merito individuale.
Quindi molte proposte di imposizione patrimoniale nuova o di ampliamento di quella esistente sono spiegabili più con processi di illusione finanziaria dettata dall'ideologia che non da una provata convinzione di risultati efficaci per il sistema economico, visti i passi indietro compiuti da molti Paesi che l'hanno sperimentata.
E' comprensibile quindi come il progetto di abolizione delle imposte patrimoniali sia venuto così a far parte dei programmi elettorali di partiti non solo conservatori, ma anche liberal-progressisti.