A partire dal 2014 entra in vigore la TASI che si aggiunge al carico fiscale presente sulle abitazioni e che avrà un’aliquota base pari all’1‰ aumentabile fino a un massimo del 2,5‰; qualora lo ritenessero i comuni potrebbero anche azzerare completamente la TASI e questo avverrà ad esempio nel caso in cui l’aliquota dell’IMU deliberata fosse pari al massimo, cioè al 10,6 ‰. Dobbiamo infatti ricordare che la legge pone un vincolo ai comuni nella determinazione delle aliquote: la somma degli aliquote fissate per la TASI e dell’IMU non può eccedere l’aliquota massima stabilita per l’IMU pari al 10,6 ‰.
Nel caso di case affittate oppure date in comodato anche gratuito, ai comuni viene data una certa autonomia nella modulazione dell’aliquota: l’imposta TASI sarà posta a carico anche degli utilizzatori con un minimo del 10% e un massimo del 30% seconda di quanto stabilito dal Comune con apposito regolamento.
nell'occasione :
TASSAZIONE SECONDE CASE: COSA CAMBIA DAL 2014
Per il 2014 si prospettano tempi duri per i proprietari di seconde case: non solo viene mantenuta l’IMU ma purtroppo in alcuni casi ritorna anche l’IRPEF nella misura del 50%.
Non ci soffermiamo sulla grande varietà di comportamenti tenuta dei diversi comuni ma ricordiamo solo che molti di essi avevano già aumentato al massimo l’aliquota dell’IMU sulle seconde abitazione.
Quello che qui ci interessa evidenziare è che fino all’anno 2012 le seconde case pagavano certamente un IMU più alta ma avevano il beneficio di essere completamente esentati dal versamento dell’IRPEF. Con la finanziaria 2014 invece viene ripristinato il carico IRPEF, sia pure nella misura ridotta del 50%, per le unità abitative che sono situate nello stesso Comune dell’abitazione principale e che non sono affittate.
Dunque due condizioni perché venga ripristinata l’IRPEF al 50%:
che la casa non sia affittata,
che la casa sia situata nello stesso comune dove si ha la residenza principale.
I proprietari di seconde case turistiche continueranno invece ad essere esenti dall’IRPEF.