Credo che sia una cosa davvero ingiusta:
Prima casa: nella superficie utile rientra anche il piano interrato non abitabile‐ sentenza n. 10807/2012
della Corte di Cassazione
Il contribuente che dichiari di acquistare un’abitazione “non di lusso” perde l’agevolazione – ed è tenuto a corrispondere le sanzioni per la decadenza dall’agevolazione – ove la superficie utile dell’immobile acquistato si riveli superiore a 240 mq, computando anche il piano interrato. Questa è una delle
affermazioni desumibili dalla sentenza n. 10807/2012 della Corte di Cassazione, depositata il 28 giugno 2012.
Questi i fatti che hanno dato luogo alla causa: un contribuente acquista un immobile con l’agevolazione “prima casa”, ma successivamente si vede negare il beneficio dall’Agenzia perché, secondo l’Ufficio dell’Amministrazione finanziaria, l’immobile avrebbe le caratteristiche “di lusso” (che impediscono l’accesso al beneficio), avendo una superficie superiore ai 240 mq. Il contribuente impugna l’avviso, affermando che il piano interrato non possa rientrare nel computo della superficie utile, non
essendo qualificabile come “abitabile” alla luce del regolamento edilizio locale. Infatti, il piano interrato aveva un’altezza pari a 2,60 metri, mentre il regolamento edilizio stabilisce che si qualifichino “abitabili” solo i locali di altezza minima pari a 2,70 metri. Il contribuente perde la causa in primo grado, ma vede, poi, accolto parzialmente il proprio ricorso di fronte alla Commissione di secondo grado, la quale, pur
riconoscendo la decadenza dall’agevolazione, ritiene che, in tal caso, non possano trovare applicazione le sanzioni.
Prima casa: nella superficie utile rientra anche il piano interrato non abitabile‐ sentenza n. 10807/2012
della Corte di Cassazione
Il contribuente che dichiari di acquistare un’abitazione “non di lusso” perde l’agevolazione – ed è tenuto a corrispondere le sanzioni per la decadenza dall’agevolazione – ove la superficie utile dell’immobile acquistato si riveli superiore a 240 mq, computando anche il piano interrato. Questa è una delle
affermazioni desumibili dalla sentenza n. 10807/2012 della Corte di Cassazione, depositata il 28 giugno 2012.
Questi i fatti che hanno dato luogo alla causa: un contribuente acquista un immobile con l’agevolazione “prima casa”, ma successivamente si vede negare il beneficio dall’Agenzia perché, secondo l’Ufficio dell’Amministrazione finanziaria, l’immobile avrebbe le caratteristiche “di lusso” (che impediscono l’accesso al beneficio), avendo una superficie superiore ai 240 mq. Il contribuente impugna l’avviso, affermando che il piano interrato non possa rientrare nel computo della superficie utile, non
essendo qualificabile come “abitabile” alla luce del regolamento edilizio locale. Infatti, il piano interrato aveva un’altezza pari a 2,60 metri, mentre il regolamento edilizio stabilisce che si qualifichino “abitabili” solo i locali di altezza minima pari a 2,70 metri. Il contribuente perde la causa in primo grado, ma vede, poi, accolto parzialmente il proprio ricorso di fronte alla Commissione di secondo grado, la quale, pur
riconoscendo la decadenza dall’agevolazione, ritiene che, in tal caso, non possano trovare applicazione le sanzioni.