Pippo Latorre

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Grazie. ognuno di voi mi ha dato qualche utile notizia.
Vi chiedo ancora: lo status di suolo " lottizzato" o "non lottizzato" va riferito alla data di morte del cedente o alla data in cui si presenta la richiesta di successione con successiva voltura?
 

griz

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Invece al momento della richiesta di concessione edilizia il comune sa che quel terreno e' edificabile perche' classificato cosi nel PUC comunale e rilascia l'autorizzazione a costruire anche se quel terreno risulra agricolo al catasto
esatto, al comune non importa come sia censito ma importa come sia destinato dal proprio piano

Vi chiedo ancora: lo status di suolo " lottizzato" o "non lottizzato" va riferito alla data di morte del cedente o alla data in cui si presenta la richiesta di successione con successiva voltura?
lo stato va definito al momento dell'apertura della successione m alottizzato o no non importa, devi dare un valore che dovrà essere attandibile e non discutibile
 

griz

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Non va allegato, perché non può essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi.
vero però devi allegare qualcosa che definisca la destinazione, autocertificazione va bene ma io la farei solo dopo aver avuto la certificazione dal comune, in particolare per quei terreni che abbiano destinazioni diverse al proprio interno
In proposito ho avuto recentemente un confronto scaturito dalla necessità del bollo sui certificati per successione che dovrebbero essere esenti ma siccome non necesari devono essere bollati io li ho sempre chiesti ed allegati e a quanto pare la cosa non è poi così nota agli addetti: è vero che l'ufficio del registro non dovrebbe accettare il certificato del comune ma di fatto lo vogliono e quindi lo accettano
 

Gianco

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Vi chiedo ancora: lo status di suolo " lottizzato" o "non lottizzato" va riferito alla data di morte del cedente o alla data in cui si presenta la richiesta di successione con successiva voltura?
Il terreno lottizzato lo diventa nel momento in cui è stata stipulata la convenzione con il comune, cedute le aree previste e preso l'impegno alla realizzazione delle opere di urbanizzazione entro 10 anni. Prima è solo un terreno che ricade in zona lottizzabile. Ovviamente il suo valore, essendo potenzialmente edificabile ha un valore superiore a quello agricolo, ma inferiore rispetto al terreno lottizzato, dove il proprietario, lottizzante, si è accollato l'onere delle cessioni e delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria.
 

Pippo Latorre

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Proprietario Casa
Poichè il terreno sta per essere lottizzato (approvazione del comune e, si spera, rapida convenzione col comune da parte di un costruttore interessato all'area) , visto che ho ancora undici mesi di tempo per presentare richiesta di successione , visto che la plusvalenza va calcolata come differenza fra valore di vendita/permuta e il valore dichiarato in successione, visto che lo status del suolo (da non lottizzato a lottizzato) può cambiare a breve e visto che il valore da mettere in successione è quello avuto dal suolo nel momento dell'apertura della successione e non quello relativo alla data del decesso ( come mi dice GRIZ) mi conviene attendere prima di aprire la successione per poter dichiarare, a lottizzazione approvata, un valore maggiore e avere una plusvalenza inferiore quando lo andremo a cedere tenendo conto che le tasse sulla cessione sono al 20% (redditi diversi) mentre quelle sulla successione credo al 3% ( 2% imposta ipotecaria + 1% imposta di registro) + bolli vari.
Mi potete confermare questa mia conclusione? Grazie ancora per la disponibilità.
 

leopard

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Ho avuto il medesimo problema lo scorso anno. A mio avviso occorre inserire in successione il valore fissato dal Comune con un discreto incremento (almeno 70 €/mq. ) L'importo da versare alle Entrate - solo x le tasse ipotecarie e catastali - sarà di 70 x 2000 x 0,03 = € 4.200,00. In tal modo avrai la certezza che dal valore al momento della vendita o della permuta, potrai defalcare la somma - quanto meno - di 140.000.
 

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