Certamente per la spedizione, ma non per la consegna-ricezione.
Penso che tutti conosciamo le caratteristiche della PEC, della Racc.1 AR e del fax.
Tralascio la notifica a mano. Se poi il destinario, non legge il fax, ha il PC guasto e non può leggere la posta, riceve la raccomandata ma non la legge o addirittura la rifiuta, a fronte di queste tipologie di invio il mittente ha il giustificativo legale circa le modalità per la convocazione, contenuto compreso. E il destinatario nulla può opporre. Da amministratori vorreste avere queste certezze o usare un canale non previsto che può creare discussioni?
Se ti sei presentato all'assemblea l'avviso di convocazione ti è giunto, pertanto dovevi chiedere in assemblea il motivo del debito che si evince dal rendiconto prima dell'approvazione al presidente dell'assemblea e a chi a visionato i conteggi, avresti avuto più chiarimenti, se non eri soddisfatto della risposta, avresti dovuto votato contro l'approvazione
Credo di esprimermi in lingua italiana ed in modo corretto. Non parlo in prima persona per "pudore" ma per interessamento per terza persona. Dove hai letto che mi sono presentato? Nè io, nè quella terza persona ci siamo presentati alla assemblea. L' assemblea ha da venire! E quindi quello che segue nel tuo intervento è fuori luogo. Esordivo chiedendo se un amministratore é tenuto o meno a rispondere alla richiesta di chiarimenti circa un addebito presentato. La mia domanda circa il canale di comunicazioni adottato dall' amministratore, se fosse lecito o meno era in secondo piano. Si dà il caso che
tutti i sedici condomini abbiano ricevuto tabelle personali con la stessa voce di addebito (arretrati ordinari anni precedenti) su cui nessuno concorda.
Non so gli altri, ma la persona per cui mi sto interessando alla chiusura dell' esercizio precedente era in pari. Figuriamoci la ressa di quando ognuno chiederà ed esigerà spiegazioni!
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