Re: Suddivisione delle spese riscaldamento centralizzato dopo ri
Beh, che dire...
Tutto detto.
Mi permetto mie care di aggiungere solo qualche dettaglio "pratico" da comune mortale
In pratica cara Vanna, non ti resta che "capire" se effettivamente queste variazioni abbiano o meno modificato la suddivisione del calore nelle varie unità e in alternativa se abbiano trasformato l'efficienza dei singoli impianti nei vari appartamenti.
Mi spiego meglio. Se ho un appartamento con 7 termosifoni e ne modifico dimensioni/potenzialità termica o addirittura il numero (ne aggiungo due come per esempio uno scalda salviette in cucina e uno in bagno) ovviamente vado a squilibrare tutto l'impianto condominiale assorbendo più o meno calorie "regalandone" o "rubandone" ai miei vicini i quali in linea teorica (ammesso che se ne stiano) dovrebbero pagare poco meno o poco più.
In parole ancora più povere se si tratta di mera sostituzione degli elementi con altri più nuovi, sebbene cambi lo scambio termico e quindi la potenzialità, non vale la pena in termini economici affrontare un ricalcolo dei millesimi di riscaldamento.
Se invece anche uno solo degli appartamenti esegue "stravolgimenti" dell'impianto originale può avere un senso eseguire un ricalcolo (magari fatto come si deve e non come quelli "teorici" degli anni '60 eseguiti "a braccio" dal costruttore).
Capito questo punto, ovvero se ci sia stato o meno modifica concreta della ripartizione di calore (e quindi di combustibile) nel palazzo, può valere la pena incominciare un lungo e doloroso percorso di ricostruzione della tabella di ripartizione del riscaldamento.
Cosa bisogna fare?
1. Portare all'ordine del giorno della prima assemblea la nomina di un tecnico abilitato per la perizia sui singoli impianti termici di distribuzione del calore. Direi che in questo caso sono sufficienti le normali maggioranze art. 1136 c.c.
2. In caso di approvazione, attendere ed esaminare i risultati della perizia per valutare se vale la pena riformulare la tabella millesimale. In caso positivo:
3. In una successiva assemblea incaricare il tecnico di riformulare le tabelle sempre 2° comma 1136 c.c.
4. In una successiva assemblea approvarle all'unanimità (!)
Ed è proprio questo ultimo punto la nota dolente. Ammesso che si riesca di persona o per delega a radunare la totalità dei partecipanti al condominio,
occorre la buona fede e l'onestà intellettuale di coloro che si vedranno aumentate le già cospique spese di riscaldamento.
Questo è il motivo per cui questo genere di operazione è piuttosto complessa.
Considera inoltre che per "sbilanciare" la spesa in modo considerevole a favore/sfavore di un singolo condomino ci vogliono più di due scaldasalviette in più e che le aventuali forti differenze che escono dal ricalcolo
sono spesso dovute agli originali errori di calcolo del costruttore.
Accade infatti spesso che proprio coloro che hanno richiesto il ricalcolo pensando di essere penalizzati si vedano aumentare (!) la spesa :? E non ti dico il far west che si scatena in assemblee di questo tipo e le aggressioni al povero tecnico che ha fatto meglio del costruttore il suo lavoro