Ciao Adriano, tra fratelli c'è più o meno armonia, a volte si va d'accordo a volte meno. Siamo tre fratelli: io convivo, mio fratello più grande convive e mio fratello più piccolo è sposato, a volte le decisioni non sono solo tra fratelli... e per cui ci ritroviamo a non essere sempre d'accordo sul da farsi.
Spiego meglio la questione inerente l'eredità da suddividere in 3 parti eque, poichè ripeto, siamo tre fratelli.
Mio fratello più piccolo è proprietario di un terreno edificabile sul quale c'è un'attività di rivendita veicoli da circa dieci anni, stima attuale del terreno circa a 500 mila €; il terreno e l'attività commerciale sono state pagate da mio padre. nell'attività com,merciale ci abbiamo lavorato tutti e tre noi fratelli. Attualmente ci lavora solo mio fratello con sua moglie.
Mio fratello maggiore è proprietario sia di un appartamento di 320 mila €, sia di un garage stimato 40 mila €, acquisti effettuati sempre da mio padre.
Io sono proprietaria di due garage, la cui stima è di 70 mila €. per cui a me spetta ancora una parte di eredità che attualmente non posso prendere poichè sono beni immobili.
Ora, vorrei essere tutelata, sotto il punto di vista " parti eque"....
Tra gli immobili ancora da " dividere" rimane l'appartamento di residenza familiare con annesso garage, la cui stima attuale è di 435 mila € ed un appartamento " casa al mare " la cui stima attuale è di 200 mila €.
Abbiamo fatto diverse riunioni familiari per poter arrivare ad una soluzione omogenea e dopo diverse ipotesi, questa sembra la più congrua:
La vendita della casa al mare sarà destinata a me, ovviamente quando sarà venduta, fra xxxx anni.
La vendita della residenza familiare ( dove attualmente vivono i miei genitori) con annesso garage, fra xxx anni, sarà da destinarsi fra me ed i miei fratelli in parti diverse, secondo la somma matematica attualmente fatta.
La mia domanda è questa:
se per disgrazia muoiono entrambe i miei genitori, la legge destinerebbe i due appartamenti e garage in tre parti uguali fra noi fratelli. Allora vorrei tutelarmi, pichè nella vita non si sa mai!!!
Abbiamo chiesto ad uno studio di consulenza notarile cosa fare e ci hanno risposto che si fanno due atti di compravendita: uno fra me ed i miei genitori, per quanto la casa al mare, e l'altro fra noi fratelli ed i miei genitori. Si spendono circa 15 mila € solo per gli atti e varie, dovremmo darne tracciabilità coi relativi bonifici e non tutti i fratelli, attualmente, hanno liquidità per poterlo fare. Ci sarebbe la soluzione, meno dispendiosa, della vendita con nuda proprietà, ma anche questa parecchio articolata...
Esiste altro per poter risolvere tutta la questione?
Scrittura privata, testamento.... cose del genere o è opportuno il notaio?
Grazie mille
Daniela