ataualpa

Membro Attivo
Proprietario Casa
Vorrei sottoporvi un quesito in merito a una situazione che sta capitando a dei miei conoscenti.
Marito e moglie anziani, senza figli, parecchi nipoti, una situazione economica agiata e in regime di separazione dei beni. Ad un certo punto si presenta alla porta una donna (ormai anziana anche lei) che dice di essere la figlia dell’uomo. L’uomo accetta di sottoporsi al test del DNA e risulta effettivamente il padre della donna ma non la adotta. Questa figlia non viene accolta in famiglia anzi viene allontanata e non compie alcun ulteriore atto giuridico per farsi riconoscere. Il padre tenta di estrometterla dalla successione dei beni e dona tutte le sue proprietà alla moglie che successivamente, con un ulteriore atto di donazione, le paasa ad alcuni deii nipoti e pronipoti, tenendosi l’usufrutto degli immobili. In pratica, al momento della morte, il padre di questa donna non risulterà proprietario di alcunché.
Sono riusciti nel loro intento di non lasciare niente, neppure la legittima, alla figlia? La figlia ( o un suo erede) che vive in altra città e che presumo non verrà avvisata da nessuno alla morte del padre, potrà un giorno ottenere la sua parte legittima? E in quel caso i nipoti e i pronipoti si troverebbero proprietari di appartamenti ed esercizi commerciali in comproprietà con la figlia dello zio o dovrebbero rimborsarla pro quota?
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
e dona tutte le sue proprietà alla moglie che successivamente,

La "figlia sconosciuta" potrà sempre esigere la quota ereditaria che la Legge riserva ai "legittimari".

Che l'ammontare della "legittima" le venga riconosciuta in direttamente "in quota fisica" o in controvalore sarà funzione degli aventuali accordi o della decisione del Giudice cui farà ricorso.
 

ataualpa

Membro Attivo
Proprietario Casa
qualora la "figlia sconosciuta" non dovesse farsi avanti per avere ciò che le spetta (probabilmente vivendo lontana non sapra mai della morte del padre) potrebbe un suo figlio pretendere qualcosa in futuro? grazie
 

Dimaraz

Membro Storico
Proprietario Casa
qualora la "figlia sconosciuta" non dovesse farsi avanti per avere ciò che le spetta (probabilmente vivendo lontana non sapra mai della morte del padre) potrebbe un suo figlio pretendere qualcosa in futuro? grazie

Si purchè entro i 20 anni dal decesso del "padre".
Poi si avrebbe usucapione.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
se hanno già fatto il test del DNA per la figlia naturale sarà facile ottenere il riconoscimento della paternità. Se non lo fa è perché non lo vuole lei. Poi la impugnazione della donazione deve essere fatta entro 10 anni dalla morte del donante, ma se il bene è stato nel frattempo venduto dal donatario la restituzione dei beni può essere chiesta entro 20 anni dalla trascrizione del passaggio di proprietà.
 

Nemesis

Membro Storico
Proprietario Casa
se il bene è stato nel frattempo venduto dal donatario la restituzione dei beni può essere chiesta entro 20 anni dalla trascrizione del passaggio di proprietà.
Ma il decorso del termine ventennale è sospeso nei confronti del coniuge (o della parte dell'unione civile) e dei parenti in linea retta del donante che abbiano notificato e trascritto, nei confronti del donatario e dei suoi aventi causa, un atto stragiudiziale di opposizione alla donazione.
 

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