Questo caso è di fatto accettabile quando c'è un debito insoluto presso loro, ma quando non ci sono debiti insoluti e dal contratto stipulato per l'apertura del libretto stesso prevedeva anche con firma disgiunta allora non devono assolutamente fare alcun problema nel prelevare il 50%.
In questo caso sarebbe consigliare inviare una domanda all'INPS per quanto concerne i Ratei Maturati e non Riscossi, in modo che l'INPS possa sbloccare il pagamento della pensione arretrata in modo senza far scattare una sanzione inutile presso l'Istituto Nazionale Previdenza Sociale per quanto concerne la somma erogata al beneficiario De Cuius, considerato che l'INPS erogava tutto a quel libretto postale nominativo, considerando che l'INPS deve riprendere dal libretto la somma della pensione del de cuius per poterla vincolare all'autorizzazione. Oltre ciò chiederei anche di presentare la richiesta di pagamento della pensione presso il libretto postale aperto a nome della sig.ra sotto il vincolo del Giudice del Tribunale di competenza e far notare tra le note che sono state maturate rate pensionistiche al vecchio libretto cointestate al de cuius che non possono essere prelevare per non far scattare in modo futile un meccanismo di sistema dell'INPS che crede che tale somma era destinato al de cuius mentre in realtà è del soggetto che richiede il pagamento presso un altro libretto postale.
e menomale che si erano sposati in chiesa!!!!
In questo caso non resta altro che attendere che l'INPS faccia il proprio lavoro, non vedo il problema dove sorge se tutto ciò già è stato fatto. Comprendo benissimamente l'esigenza economica.
In effetti non ti nascondo che la situazione è un po ambigua e non comprendo a quale titolo scrive per nome e per conto della sig.ra l'utente che ha esposto il quesito, quando tutta la situazione è già fatta conoscenza a l'INPS (ente pensionistico della sig.ra) e sia il Giudice del Tribunale (di competenza).
