guardi per entrare nel vivo della novella, è da una decina di mesi che sto cercando di sistemare atti di donazione e compravendita di modeste entita, redatti negli anni 90, con dichiarazione "allegre" tipo vecchio copia incolla- immobili liberi da pesi ipoteche, garantite va vizi ed evizione ed altre formulette lette e mai capite , anche da noi esimi tecnici. garantendone e sottoscrivendone la piena e libera disponibilita in diritto di proprieta ( tutto regolarmente falso), a tutt'oggi non si riesce a venirne a capo, con rabbia e costernazione dei donatari e acquirenti dell'epoca, con tanto di dichiarazioni false e mendaci ma purtroppo prescritte. si tentera o usucapione e/o nuovi atti di precisazione ( con integrazioni catastali docfa e pregeo)a fronte delle *****iate e delle frottole raccontate negli anni ruggenti. staremo a vedere. le regole sia pure ostiche e forse parzialmente ingiuste vanno rispettate, se no poi è la stessa economia, piccola economia edile, artigianale, ipotecaria che si paralizza. del resto, qui c'è la scusa della modestia dell'immobile, sugli immobili ad alta valenza economica invece, il tabù dei costi insostenibili con le aliquote correnti, e la difficile quadratura del cerchio della conformita dei documenti e titoli abilitativi. ma quello che mi sembra davvero grave, è consigliare il committente di soprassedere a certi obblighi, se poi si è pure iscritti pure ad albi e collegi nonchè a elenchi di consulenti.... be faccia lei.