Victorbomba

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Proprietario Casa
Qui è questione di "dare un colpo alla botte ed uno al cerchio".
I 2 eredi meglio trovino un accordo "bonario" tenendo conto che non hanno ricevuto in donazione un "intero" immobile ...ma solo la "nuda proprietà".

Quindi quanto stabilito in sentenze sulla collazione di immobili (al valore nel momento di apertura della successione) non ha rilevanza.

In linea di principio qui si dovrebbe tenere conto del valore dichiarato nella donazione, cui sommare tutte quelle "elargizioni irregolari" + quanto arrivato in testamento che, seppur indicante un "erede universale" dovrà tener conto della "legittima".

Anch'io la penso così ma volevo avere delle conferme. Sarebbe bello potessero arrivare ad un un'accordo soddisfacente per tutti però l'erede universale diciamo che vuole gonfiare la somma delle donazioni per far sembrare che il fratello pretermesso abbia già preso la sua legittima. Ed è per questo che ritiene di dover inserire le donazioni dell'immobile al valore attuale. Non vuole dare più niente al fratello. Purtroppo tutte queste sentenze in contrasto tra loro manda in confusione la gente comune e alimenta questi comportamenti. Grazie mille per le risposte.
 

Victorbomba

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Sì, ma se sono state fatte per atto pubblico non sono assolutamente nulle!!!
Donazione immobile con riserva d'usufrutto e 100.000€ di assegni sono stati fatti con atto pubblico. 50% ha preso un figlio, 50% l'altro figlio. Altri 200.000€ sono stati trasferiti verso i figli senza atto notarile con bonifici bancari.
 

Luigi Criscuolo

Membro Storico
Proprietario Casa
Lavori che hanno migliorato l'immobile, hanno aumentato i mq aggiungendo un piano alla casa e hanno completamente ristrutturato gli interni e gli esterni. Tutti i lavori sono stati pagati dai figli, dal loro conto corrente cointestato cioè i nudi proprietari.
se le elargizioni irregolari sono finite su un unico c/c cointestato tra i due come fa un fratello a sostenere di aver pagato lui i lavori di ampliamento e miglioramento conservativo dell'immobile.
Se l'eredità consiste solo nella casa al fratello pretermesso va dato il valore della quota legittima della casa nelle attuali condizioni perché i costi di miglioramento, se non ci sono prove di alimentazione personale del c/c che hanno consentito il pagamento dei lavori, sono stati presi da un unico c/c nel quale sono finiti i bonifici che hanno consentito l'esecuzione non dico di tutti ma di buona parte dei lavori: in fondo sono arrivati 300.000 €.
 

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