fperotta

Nuovo Iscritto
Buongiorno a tutti, scrvo per la prima volta e chiedo un consiglio:

11 anni fa mio suocero ha fatto un atto di compravendita di un' abitazione a sua figlia per 7/10 (mia moglie) e a me per 3/10, come pagamento, come accordi verbali, mia moglie avrebbe continuato a dare in casa la busa paga fino al matrimonio, così è stato per un totale di circa 20 anni di "versamenti in casa" (tra prima e dopo l' atto di compravendita).

Due anni fa mio suocero è mancato e all' atto della sucessione un fratello contesta la quota di successione dicendo che mia moglie è già stata liquidata con l' abitazione e minaccia di rivolgersi ad un legale, ora noi abbiamo il regolare atto di compravendita, ma non abbiamo in mano una prova tangibile dell' avvenuto pagamento essendosi svolto appunto dando lo stipendio in casa e non con un bonifico o un assegno.

In caso di controversie legali saremmo noi a dover dimostrare di aver pagato la casa o il fratello a dover dimostrare che non è vero?
Possiamo restare tranquilli o potremmo avere problemi?

Grazie a chi vorrà rispondere.
 

cautandero

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
La cause per divisioni ereditarie sono le più "impicciose". Penso che problemi ne hai. Devi essere tu a dover dimostrare di aver pagato la casa e non tuo cognato. Non ho capito bene il fatto che tuo suocere abbia fatto un atto di "compravendita" Siete andati voi davanti al Notaio acquistando l'appartamento ed intestandolo per 3/10 a te e per 7/10 a tua moglie (in tal caso stai a posto - ma non credo) o è stato tuo suocero, che, intestatario dell'appartamento lo ha venduto a voi, in questo caso devi dimostrare di aver pagato, altrimenti l'atto si può configurare cone donazione nascosta.
 

fperotta

Nuovo Iscritto
La seconda che hai detto...
mio suocero intestatario della casa lo ha venduto per 7/10 a mia moglie e 3/10 a me.

Nel caso facessero causa sarebbe impugnabile "solo" la parte di mia moglie (in esse ereditario) o anche al mia?
La parola di mia suocera che conferma l' avvenuto pagamento ha qualche valore legale? (lei non era intestataria della casa) e il fatto che nell' atto ci sia scritto che il pagamento è avvenuto e che questo sia stato sottoscritto da mio suocero non ha nessun valore?
 
U

User_24373

Ospite
scusate se mi inserisco, ma per vendita di un immobile non si intende un atto notarile all'interno del quale il venditore dichiara di fronte al notaio di aver ricevuto l'importo pattuito?
 

fperotta

Nuovo Iscritto
Appunto, io ero tranquillo per quello........ sull' atto è chiarmente scritto che il venditore dichiara di aver ricevuto quanto concordato, ma inizio a non essere più così sicuro che sia sufficiente, rinnovo la domanda, mia suocera se confermasse il pagamento avrebbe un valore legale in caso di causa??
 

cautandero

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Mi pare che la testimonianza di tua suocera non abbia valore. Comunque io non sono un legale, d'altronde i Giudici interpretano il codice con il loro cervello e non con quello degli attori o convenuti. Rivolgiti al più presto ad un serio ed onesto avvocato.
 

fperotta

Nuovo Iscritto
non nego di essere confuso:

non fa fede l' atto notarile dove è scritto e controfirmato dal venditore che la casa è stata pagata,
non fa fede la nostra parola che i soldi sono stati dati,
non fa fede la parola della suocera, vedova del titolare della casa che conferma che i soldi sono stati dati,
alla fine l' unico che si ascolta è il fratello che dice, anch' esso senza prove, che i soldi non sono stati dati.... :disappunto:
mi sembra impossibile sia così " facile" fal saltare un atto di compravendita regolare...
 

cautandero

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Non è che non fa fede il Notaio, ma questi ha solo trascritto quanto a lui detto verbalmente, cioè che "i soldi sono stati dati" l'immobile è stato pagato. Ma questa dichiarazioni fatte verbalmente al notaio possono nascondere una donazione e non una vendita. E' sempre difficile per un Giudice pensare che tra padre e figlia sia avvenuta una vendita.
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
non nego di essere confuso:

non fa fede l' atto notarile dove è scritto e controfirmato dal venditore che la casa è stata pagata,
non fa fede la nostra parola che i soldi sono stati dati,
non fa fede la parola della suocera, vedova del titolare della casa che conferma che i soldi sono stati dati,
alla fine l' unico che si ascolta è il fratello che dice, anch' esso senza prove, che i soldi non sono stati dati.... :disappunto:
mi sembra impossibile sia così " facile" fal saltare un atto di compravendita regolare...

si vuole evitare che finte vendite camuffino reali donazioni. e ammetterai che se bastasse dire, tizio mi ha pagato quando gli si dona un appartamento nessun erede leso della legittima avrebbe speranze. assegni e ricevute servono a questo. a diostrare di avre pagato. magari se il suocero ha versato regolarmente i soldi ricevuti l'avvocato potrebbe avere qualche chance nel dimostrare che l'immobile è stato pagato per il suo effettivo valore.
 

gcava

Membro Attivo
Professionista
alla fine l' unico che si ascolta è il fratello che dice, anch' esso senza prove, che i soldi non sono stati dati.... :disappunto:
mi sembra impossibile sia così " facile" fal saltare un atto di compravendita regolare...

Mi stupisce il comportamento del fratello :shock:....era all'oscuro di tutto ciò o fa il furbo? Forse era necessario renderlo partecipe e far firmare ogni volta tuo suocero la ricevuta del pagamento, e lui per conoscenza...è brutto che il denaro possa portare ad incrinare anche i rapporti familiari.
 

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