Erato

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Grazie a tutti per le risposte.

Il notaio ha anticipato ad oggi pomeriggio l'appuntamento.
Ha aperto il testamento. Io sono l'erede a cui è assegnata una parte dei risparmi e che si deve accollare le spese del funerale. Nel testamento seguono poi 11 legatari a cui sono destinati gli altri risparmi suddivisi in quote. Al momento il notaio mi ha detto che non devo fare nulla se non aspettare la convocazione delle altre persone e degli enti menzionati e la stesura dell'atto notorio da portare nelle banche. Le spese del notaio, a differenza di quelle funebri e di eventuali debiti, andranno divise tra tutti oppure saranno sempre solo a mio carico? A sentire lui mi pare abbia parlato di dividerle, ma vorrei essere sicura.
 

Nemesis

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Proprietario Casa
Le spese del notaio... andranno divise tra tutti
Sono pesi ereditari, pertanto i coeredi (e non anche i legatari) contribuiranno tra loro al loro pagamento, in proporzione delle loro quote ereditarie. Salvo che il testatore abbia altrimenti disposto.
Il coerede che abbia pagato può agire in regresso contro gli altri anche in pendenza dello stato di comunione.
Però, nei confronti del notaio, l'obbligo del pagamento è di chi ha richiesto la sua prestazione, anche se non sia in alcun modo beneficiario delle disposizioni testamentarie.
 

Elisabetta48

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Mio zio è deceduto
Immagino fosse pensionato. Ricordati di fare la comunicazione all'INPS perchè venga sospeso il pagamento. Come erede hai diritto al rateo di tredicesima. Certo che se è appena scomparso, trovandoci all'inizio dell'anno, il rateo sarà basso. Puoi fare la pratica presso un Caf, oppure puoi procedere da sola
 

Nemesis

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Proprietario Casa
Art. 34 della legge n. 903/1965:
Ai fini del controllo dell'esistenza in vita dei pensionati e della conservazione dello stato di vedova o di nubile nei casi previsti dalla legge è istituita presso ciascun Comune l'anagrafe dei pensionati dell'istituto nazionale della previdenza sociale. Per l'attuazione di quanto disposto al comma precedente, l'istituto nazionale della previdenza sociale comunica al Comune di residenza i nominativi dei beneficiari delle pensioni e l'Ufficio anagrafe del Comune provvede ad informare l'Istituto nazionale della previdenza sociale delle variazioni per matrimonio o morte.

Inoltre, l'art. 20, comma 12 del D.L. n. 112/2008 recita:
Entro tre mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto l'Istituto nazionale della previdenza sociale mette a disposizione dei Comuni modalità telematiche di trasmissione per le comunicazioni relative alle cancellazioni dall'anagrafe della popolazione residente per irreperibilità, ai decessi e alle variazioni di stato civile da effettuarsi obbligatoriamente entro due giorni dalla data dell'evento.

Pertanto, tali informazioni pervengono all’Inps da parte dei Comuni, mediante trasmissione telematica, nel rispetto delle modalità e dei tempi previsti dalla normativa vigente. Il raggiungimento di un elevato livello del processo di comunicazione, riducendo sensibilmente il rischio di possibili pagamenti di prestazioni non dovute, ha prodotto, con la diminuzione dei costi, rilevanti risultati in termini di efficacia e di efficienza dell’azione amministrativa.
Inoltre, l’art. 1 della legge n. 190/2014, al comma 303 e seguenti, ha introdotto alcune importanti novità sulla materia. In particolare, ha previsto per i medici necroscopi l’obbligo di invio telematico all’Inps del certificato di accertamento del decesso entro 48 ore dall’evento, utilizzando le stesse modalità già in uso per la trasmissione delle certificazioni di malattia on-line.
In caso di violazione del suddetto obbligo da parte dei medici necroscopi, si applicano le medesime sanzioni pecuniarie di importo variabile tra 100 e 300 euro previste per il responsabile del procedimento amministrativo delle anagrafi comunali (art. 46 del D.L. n. 269/2003, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 326/2003).
 
Ultima modifica:

Elisabetta48

Membro Senior
Proprietario Casa
@Nemesis, grazie delle, come sempre, puntuali ed esaurienti spiegazioni. In effetti i miei sono morti prima del 2014 (ma dopo il 1965). Forse il presentare immediatamente e direttamente all'INPS la comunicazione dava al Caf la garanzia di bloccare subito eventuali ulteriori pagamenti che poi sarebbero stati da restituire. Mi fa piacere sapere che l'efficienza è così migliorata.
Resta la questione, se ne vale la pena, del rateo di tredicesima. Quello direi che va chiesto.
A parte che per mio padre c'era stato da chiudere anche una piccola pensione che aveva per una decorazione al valor militare. Quella non veniva erogata dall'INPS e non era stato immediato individuare a chi andava fatta la comunicazione.
 

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