Nemesis

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Proprietario Casa
Se i suoceri dovessero rinunciare all'eredità, avendo un altro figlio, entrerebbe lui in gioco, e se anche lui rinunciasse, entrerebbero i suoi figli che essendo minorenni...ecc
No. Il fratello concorre all'eredità indipendentemente dall'eventuale rinuncia dei propri genitori.
Solamente se il fratello rinunciasse, sarebbero chiamati i suoi discendenti.
 

dadino78

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mi scoppia la testa...

insomma cosa dovrei fare?
diamo per scontato della presenza di un testamento a mio favore con il massimo delle agevolazioni in mio favore...
 

Franci63

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cioè quello di non impugnare un testamento dove vengo nominato unico erede dell'immobile, perché solo quello abbiamo e paghiamo con grandi sacrifici.
La rinuncia ad esercitare l’azione di riduzione , se ci fosse un testamento che lascia la casa tutta a te, può essere fatta immediatamente dai suoceri e dal cognato, senza stare nel limbo.
E ha effetti diversi rispetto alla rinuncia ad accettare l’eredità senza testamento.

senza conoscere il vero motivo di questa scelta che la legge consente!
La legge non consente di vivere in un immobile, ma di dichiarare che si risiede in un altro. Per la precisione.
 

dadino78

Nuovo Iscritto
Proprietario Casa
Direi allora che questa è la strada migliore, ovviamente mia moglie parlerà coi sui genitori ed il fratello, ed in fase di apertura del testamento, loro potrebbero rinunciare a qualsiasi forma di impugnamento o cose simili.
Non penso ci siano opposizioni, in quanto come detto c'è ancora un mutuo aperto ed in più loro vivono lontani, a 600km, quindi di una porzione di casa, nel quale rimarrei io ad abitare, non se ne farebbero molto
 

Dimaraz

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Riguardo alla questione 1%, non voglio ribadire a Dimaraz, in quanto sono dinamiche personali che lui non conosce e ugualmente mi sta dando dell'evasore, senza conoscere il vero motivo di questa scelta che la legge consente!

A me non serve conoscere le "reali dinamiche" perchè sei tu stesso ad averti definito "evasore":
Ovviamente non ho potuto prenderne di più altrimenti avrei dovuto pagare l'IMU come seconda casa e quindi i benefici dell'aver mantenuto la residenza in un altro comune non avrebbe avuto senso

Quindi non menare il can per l'aia.

ovviamente se dovessimo fare una compravendita tra noi, non ci sarebbe scambio di soldi, ci sarebbe magari un assegno da depositare agli atti, che però non sarebbe mai incassato (so che anche questo non è molto legale)

Visto che si vuol spaccare il capello i soldi di una compravendita dovrebbero comunque figurare come percepiti...e se gli altri eredi volessero contestare tu dovresti sempre dimostrare che fine hanno fatto i beni "mobili".
Magari è il caso di "curare" che si è restituito quanto a suo tempo "avuto a prestito".
 

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