davidemarco

Membro Attivo
Proprietario Casa
L'agenzia immobiliare che ha in vendita il mio appartamento dopo alcuni incontri nei quali diceva di avere un probabile acquirente, ha sempre cercato di farmi abbassare il prezzo adducendo il fatto che il momento è delicato. Ne aveva trovato uno che aveva già avuto dalla Banca l'OK per il mutuo, mancava soltanto la perizia.
Ho acconsentito di abbassare il prezzo e ho dato il via per la perizia. Ora mi chiama l'agente e mi dice che ci sono dei problemi e che la Banca gli chiede altri documenti. Però avrebbero trovato la soluzione ed è per questo che mi ha di convocato di nuovo.
Secondo mè la loro proposta sarà la seguente: Una parte subito in contanti e poi il resto diluito mese per
mese, al termine dell'ultima rata si farebbe l'atto Notarile.
Io non sono per niente d'accordo anche perchè poi in caso di problemi la giustizia tende sempre a dare sempre torto al proprietario dell'appartamento.
Chi mi può aiutare-
Grazie
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Le agenzie immobiliari cercano ovviamente tutte le strade per arrivare alla conclusione dell'affare, visto che è su questo che percepiscono il loro compenso.
Che il momento economico sia critico è un dato di fatto. Non credo che su questo ci sia da ridire, ovviamente se non hai bisogno di vendere puoi sempre dire di no ad un abbassamento del prezzo.
Sulle modalità di pagamento, qualora rogito e consegna dei locali coincidano con l'ultima rata a saldo (bisogna scriverlo sul preliminare), non hai molto da temere.
Se non ti finisce di pagare non gli dai l'immobile, gli restituisci gli acconti ma ti tieni la caparra che gli sconterai solo con l'ultimo pagamento.
Se l'acquirente pretende una consegna anticipata, allora la cosa si fa più delicata e potrebbe, una volta entrato, addurre mille scuse per non pagare o farti abbassare il prezzo.
Io ti consiglio di concedere pure la rateizzazione, ma di non cedere il possesso dell'immobile fino a quando non gli cederai pure la proprietà, ovvero non farete il rogito.
 

arianna26

Membro Senior
Proprietario Casa
Non ho capito a chi la banca chiede altri documenti a te o all'acquirente? provate prima a fornirglieli e poi regolatevi di conseguenza. Finchè hai la casa puoi decidere come meglio credi ma assolutamente non consentirgli l'infresso prima del completo pagamento.
 

Jrogin

Fondatore
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Secondo mè la loro proposta sarà la seguente: Una parte subito in contanti e poi il resto diluito mese per
mese, al termine dell'ultima rata si farebbe l'atto Notarile.
Io non sono per niente d'accordo anche perchè poi in caso di problemi la giustizia tende sempre a dare sempre torto al proprietario dell'appartamento.
Prima di fasciarti la testa, aspetta di sentire quale sarà la loro proposta.
Quando te la comunicheranno, prendi tempo, analizzala con calma con tecnici di tua fiducia e successivamente darai la tua risposta.
Secondo mè la loro proposta sarà la seguente: Una parte subito in contanti e poi il resto diluito mese per
mese, al termine dell'ultima rata si farebbe l'atto Notarile.
Io non sono per niente d'accordo anche perchè poi in caso di problemi la giustizia tende sempre a dare sempre torto al proprietario dell'appartamento.
L'importante è non consegnargli l'immobile prima del rogito
Se l'acquirente pretende una consegna anticipata, allora la cosa si fa più delicata e potrebbe, una volta entrato, addurre mille scuse per non pagare o farti abbassare il prezzo.
Io ti consiglio di concedere pure la rateizzazione, ma di non cedere il possesso dell'immobile fino a quando non gli cederai pure la proprietà, ovvero non farete il rogito.
Concordo pienamente :daccordo:
 

davidemarco

Membro Attivo
Proprietario Casa
Dunque, oggi ho avuto il colloquio con l'Agenzia immobiliare ed il titolare mi ha detto che la Banca non da più il mutuo al compratore. Allora la moglie si è ricordata che l'Inpdap da ai dipendenti statali il mutuo sulla prima casa e quindi, essendo statale, lo ha chiesto. Purtroppo tale domanda si può fare solo in tre occasione dal 1° al 10 di Gennaio dal 1° al 10 di Maggio e dal 1° al 10 di Settembre. L'Inpdap chiede che venga esibito il "compromesso" mediante versamento di almeno il 5% del valore dell'appartamento. Chiederebbero il mutuo a gennaio 2013 e entro la fine di aprile 2013 si dovrebbe fare il rogito notarile con saldo dell'appartamento davanti al Notaio e conseguente consegna delle chiavi.
Nel caso in cui non dovesse andare a buon fine anche questo mutuo, io sarei autorizzato a trattenere l'importo versato al compromesso.
Mi pare che dovrebbe andare bene così, cosa ne pensate.
 

mapeit

Membro Senior
Proprietario Casa
Dunque, oggi ho avuto il colloquio con l'Agenzia immobiliare ed il titolare mi ha detto che la Banca non da più il mutuo al compratore. Allora la moglie si è ricordata che l'Inpdap da ai dipendenti statali il mutuo sulla prima casa e quindi, essendo statale, lo ha chiesto. Purtroppo tale domanda si può fare solo in tre occasione dal 1° al 10 di Gennaio dal 1° al 10 di Maggio e dal 1° al 10 di Settembre. L'Inpdap chiede che venga esibito il "compromesso" mediante versamento di almeno il 5% del valore dell'appartamento. Chiederebbero il mutuo a gennaio 2013 e entro la fine di aprile 2013 si dovrebbe fare il rogito notarile con saldo dell'appartamento davanti al Notaio e conseguente consegna delle chiavi.
Nel caso in cui non dovesse andare a buon fine anche questo mutuo, io sarei autorizzato a trattenere l'importo versato al compromesso.
Mi pare che dovrebbe andare bene così, cosa ne pensate.

La cosa va bene però attenzione ...
Sei autorizzato a trattenere solo le somme che definisci come "caparra" nel compromesso, non anche gli acconti, qualora la cessione non vada a buon fine per colpa del compratore.
La caparra può essere confirmatoria o penitenziale, ti spiego la differenza tra i tre tipi di esborso di denaro:
La caparra confirmatoria viene persa se l'acquirente si ritira dall'affare. Se è il venditore (cioè chi ha già incassato i soldi) a ritirarsi dall'impegno, dovrà rendere all'acquirente la somma ricevuta oltre a una penale pari a quanto incassato: in pratica, restituirà il doppio della somma ricevuta.
La caparra penitenziale è invece una somma di denaro prestabilita dalle parti e che sono disponibili a pagare in caso di recesso dal contratto. In questo modo viene escluso il ricorso al giudice o a richieste di risarcimento danni.
Infine l'acconto è solo una somma che viene imputata al prezzo concordato e che deve essere restituito se per qualsiasi motivo non si arriva alla chiusura della compravendita.
 

Jrogin

Fondatore
Membro dello Staff
Professionista
Confermo quanto scritto da mapeit, puntualizzando però una cosa fondamentale e cioè che nel caso della caparra confirmatoria la parte adempiente può comunque insistere per l'adempimento, e richiedere il risarcimento per l'ulteriore danno subito.
 

bolognaprogramme

Membro Assiduo
Professionista
Confermo quanto scritto da mapeit, puntualizzando però una cosa fondamentale e cioè che nel caso della caparra confirmatoria la parte adempiente può comunque insistere per l'adempimento, e richiedere il risarcimento per l'ulteriore danno subito.


Aggiungo che però: o si richiede il doppio della caparra o si va in causa per chiedere l'adempimento e l'eventuale risarcimento...
 

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