basty

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Proprietario Casa
va bene, ma se prevedi già a priori "salvo accordi", la postilla lascia il tempo che trova.
Con o senza, non c'è a priori nulla che ti obblighi ad assecondare le richieste del conduttore. Non vedo perchè dichiararsi fin dall'inizio ostili ad una eventuale discussione.

Il furbetto non si spaventerà per quello, e avanzerà comunque le richieste: anche contando su decisioni della magistratura. Non sei tu che hai postato il caso della riduzione canone di locale commerciale imposta da sentenza?
 

Gagarin

Membro Assiduo
Professionista
Con o senza, non c'è a priori nulla che ti obblighi ad assecondare le richieste del conduttore. Non vedo perchè dichiararsi fin dall'inizio ostili ad una eventuale discussione.
Non condivido, ma è una questione di punti di vista e di comportamento: sul contratto io specifico tutto, poi si vedrà; tieni presente che, con questa magistratura fortemente ideologizzata, non si sa mai dove si va a parare: il fatto che, nel contratto, la clausola ci sia, certamente limita meglio la situazione a favore del locatore.
Ragione&Realta.jpg
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
" il conduttore dovesse riscontrare dei vizi nell'immobile prima di adire vie legali si impegna a trovare un accordo con il locatore".
A me sembra un tentativo di aggirare l'art. 1578 Cod.Civ., secondo il quale la gravità del vizio e di conseguenza l'azione esperibile dal conduttore deve essere valutata dal giudice.

Non vedo per quale motivo un locatore in buona fede debba temere eventuali azioni legali del conduttore.
Se il motivo è questo:
locare un immobile ad un legale potrebbe significare mettersi in una posizione subordinata, sfavorita, un timore che possa abusare della sua posizione professionale.
basta non affittare ad un legale e scegliere inquilini che svolgano un'altra professione o facciano qualsiasi cosa purché non l'avvocato!
 

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
Anche le varie clausole "anti Covid" a favore del locatore o del conduttore o di entrambi non mi sembrano così utili.
L'accordo tra le parti è sempre auspicabile: se un inquilino mi dice che non può pagare per motivi riconducibili al Covid o per qualsiasi altra causa, valuto la situazione. Se ritengo di avere buoni motivi per trattenerlo negozio con lui una riduzione temporanea del canone, altrimenti accetto (o incoraggio) la sua disdetta anticipata dal contratto in modo da rientrare in possesso del mio immobile.
 
Ultima modifica:

uva

Membro Storico
Proprietario Casa
esclusione ab initio, salvo patti successivi, di mancati o ridotti pagamenti causa virus.
Oltre a questa disgrazia planetaria non prevista del Coronavirus, esistono (e sono esistiti in passato) altri eventi nefasti.
Tu, ad esempio, scrivevi e scrivi nei contratti di locazione una clausola che esclude, salvo patti successivi, mancati o ridotti pagamenti causa terremoti/inondazioni/catastrofi naturali?

Finito il Covid potrebbe verificarsi una delle non poche alluvioni che, come è successo recentemente qui in Piemonte, danneggiano l'attività del conduttore e gli impediscono di pagare regolarmente il canone del negozio/laboratorio/ecc. e dell'abitazione.
Consigli di prevederlo con apposita clausola contrattuale?
 

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